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(31 Ottobre 2010)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.caunapoli.org
Utilizzando la crisi da LORO STESSI creata, in tutta Europa padroni e governo vogliono fare cassa tagliando ancora salari, privatizzando i servizi pubblici, abbandonando ogni politica sociale. Le conseguenze sono uguali dappertutto, in Spagna, Grecia, Italia: disoccupazione, tagli alla scuola ed alla sanità, "riforme" che servono solo ad aumentare i loro profitti... e polizia dappertutto per risolvere i conflitti!
L'obbiettivo è costringere i giovani, i lavoratori, gli studenti ad essere precari, ricattabili, disciplinati, pronti ad essere sfruttati. Così si prova a revocare ogni conquista dei precedenti cicli di lotta.
Anche in Francia il governo di destra di Sarkozy è all'attacco. Prova a innalzare l'età pensionabile e ad abbassare le pensioni, a tutto danno di chi ha già lavorato 30-35 anni, rischiando la vita o consumandosi in lavori usuranti o stressanti. Al di là della misura che si vuole "tecnica", la posta in gioco è politica, ed è chiarissima: governi e padronato vogliono "dare una lezione" alle classi subalterne, stroncarne la resistenza.
Ma i lavoratori francesi, i disoccupati, i precari, gli studenti delle superiori o delle università, i giovani delle banlieus rispondono compatti! Due mesi di lotta, oltre dieci giorni di scioperi generali e selvaggi, cortei con milioni di persone in tutta la Francia, azioni spontanee, scuole e università occupate, le raffinerie ed i centri economici del paese bloccati: il più grande movimento sociale degli ultimi 15 anni. Il governo risponde con cariche, oltre 1500 arresti, reintroduzione di leggi marziali (fino a 5 anni di carcere per chi sciopera nei "centri di interesse nazionale"!), violenta propaganda sui media, tentativi di divisione fra "buoni" manifestanti e "cattivi" casseurs...
Ma la lotta va ancora avanti, eccedendo il quadro istituzionale dei partiti e dei sindacati... Ancora il 28 ottobre, due milioni di persone sono scese in piazza, e la mobilitazione continua. E serpeggia una sola parola d'ordine: autorganizzazione!
In Francia come in Italia il futuro non è scritto...
www.caunapoli.org
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