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31.10.10 - Brescia - Solidarietà ai compagni migranti sulla gru

(2 Novembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.rete28aprile.it

Domenica 31 Ottobre 2010 11:25
Cariche della polizia ieri al presidio per i migranti a Brescia. Alcuni compagni al termine della manifestazione sono saliti su una gru per protesta, un altro è stato arrestato. A loro, tutta la nostra solidarietà! (...)

Siamo stanchi di tanto razzismo da parte di chi governa e di tanta arroganza da parte delle forze dell'ordine. Il 6 novembre tutti e tutte a Brescia. Intanto, chi può, raggiunga il presidio sotto la gru in piazza Cesare Battisti.

Segue l'articolo su www.repubblica.it.

Redazione sito R28A

Brescia, scontri tra polizia e manifestanti
la protesta continua sulla gru di un cantiereTensione fra le forze dell'ordine e alcune centinaia di persone mobilitatesi a difesa degli immigrati
Un arresto al termine degli incidenti, mentre una decina di manifestanti si arrampica a 20 metri Una delle gru "occupate" durante la manifestazione
Sta proseguendo a Brescia la protesta degli immigrati che nel pomeriggio di ieri sono saliti su una gru nel cantiere della metropolitana di piazzale Cesare Battisti per protestare contro lo sgombero di un loro presidio.
Gli immigrati sono saliti durante una manifestazione non autorizzata, nella quale chiedevano la sanatoria per gli 'irregolari, in cui si sono verificati anche degli scontri con le forze nell'ordine.

Ieri le persone sulla gru erano nove, ora sono rimaste in otto. Si tratta di: due egiziani, due pachistani, un indiano, un marocchino e due senegalesi. "C'è un vento molto forte e la pioggia - spiega un immigrato pachistano che si trova sulla gru a circa 30 metri d'altezza - le nostre coperte sono tutte bagnate. Qua è molto difficile, ma voglio dire una cosa. Quando hanno sgombrato il nostro presidio hanno aumentato la nostra forza. Non scendiamo giù finché non ci sarà una riposta positiva".

E, sempre al telefono con l'Ansa, prosegue: "vogliamo un incontro con il Ministero dell'Interno, un incontro con il prefetto di Brescia e l'autorizzazione per il nostro presidio che è stato sgombrato. Se non ci danno queste cose, non scendiamo giù. Qua fa molto freddo, un egiziano e un indiano sono malati. Non possiamo dormire all'interno della gru perché c'è solo una sedia, possiamo solo sederci. Dormiamo sotto un telo. Non abbiamo paura di cadere, finché non ci danno le cose chieste non scendiamo".

Quello che ha vissuto ieri Brescia è stato un pomeriggio di tensioni, scontri, arresti, occupazioni. I segnali si coglievano da alcuni giorni, ma nel sabato pomeriggio che Brescia pensava di ripartire tra festeggiamenti dedicare agli alpini, il centro della città è stato catalizzato dalla protesta degli immigrati.

Mentre centinaia di immigrati manifestavano in centro, le ruspe inviate dall'amministrazione comunale rimuovevano, a duecento metri di distanza, il presidio allestito nei giorni scorsi. Questo è stato il momento più delicato dell'intera giornata. Gli immigrati, quando la voce della rimozione si è sparsa, sono entrati nel cantiere della metropolitana.

La protesta sulla gru

Alla mediazione dei funzionari della Questura, si èaggiunta quella di don Armando Nolli, parroco del Carmine, il quartiere ad altissima presenza d'immigrati e dove, in via san Faustino, si èinnescata la protesta. "Loro - ha detto parlando degli immigrati e delle ragioni della protesta - sono stati imbrogliati e non sono gli imbroglioni. Sono preoccupato". La manifestazione non era stata autorizzata, ma nonostante questo gli immigrati si sono comunque radunati ad alcune decine di metri da Palazzo Loggia. Da una parte le fanfare degli alpini, dall'altra i bonghi. "Ciò che èsuccesso oggi è inaccettabile ed è purtroppo un'occasione persa da parte degli immigrati e di chi li ha organizzati, per instaurare un rapporto positivo con la città".

E Umberto Gobbi, in rappresentanza dell'associazione "Diritti per tutti" replica: "Prima di manifestare avevamo contattato gli alpini e avevamo spiegato che non avremmo mai creato problemi alla loro festa. E' stato da pazzi organizzare lo sgombero del presidio durante la manifestazione".

"Brescia voleva festeggiare i 90 anni dei propri alpini e lo ha fatto - commenta il sindaco di Brescia, Adriano Paroli - Pensare di manifestare le proprie idee non rispettando altre celebrazioni preparate da tempo diventa un atto di prepotenza e palesa l'incapacità di capire la realtà in cui a parole si desidererebbe vivere e integrarsi".

Intorno alle 16 le tensioni sono sfociate negli scontri. La polizia ha arrestato un bresciano, Saulo di Giovan Battista, già esponente del Brescia Social Forum. Quando manifestanti e forze dell'ordine sono entrati in contatto ha cercato d'oltrepassare il cordone di sicurezza e deve rispondere di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Nella protesta, anche un richiamo alla vicenda di Ruby. "Berlusconi aiutaci, abbiamo bisogno del tuo buon cuore"era scritto sul cartello che un manifestante mostrava, a una decina di metri d'altezza, sulla gru.

www.rete28aprile.it

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