">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Stato e istituzioni    (Visualizza la Mappa del sito )

Stefano Gugliotta

Stefano Gugliotta

(11 Maggio 2010) Enzo Apicella
Dopo che le tv hanno trasmesso il video di Stefano Gugliotta che viene pestato immotivatamente dalla polizia e poi arrestato per "resistenza a pubblico ufficiale", il capo della polizia Manganelli "dispone una ispezione".

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Storie di ordinaria repressione)

  • Senza Censura
    antimperialismo, repressione, controrivoluzione, lotta di classe, ristrutturazione, controllo

Manifestazione nazionale contro la repressione: 6 novembre a Napoli

(4 Novembre 2010)

Dalle cariche contro le popolazioni di Terzigno che difendono la propria terra dalla devastazione ambientale, agli sgomberi dei nuovi spazi liberati a Milano (Ripa, Fornace ed Edera), ovunque il dissenso viene represso in maniera sempre più dura e immediata.
Le mobilitazioni antifasciste in particolar modo sono oggetto di attenzioni particolari da parte della magistratura. Da più di tre mesi Tonino , compagno anarchico, si trova in carcere per “concorso esterno in tentato omicidio” nell’accoltellamento di un neofascista di CasaPound, gesto per il quale l’autore si è costituito assumendosi fin da subito tutte le responsabilità. Eppure Tonino dopo ben due Riesami si trova ancora in carcere, chiaramente perché è stato in prima linea nelle lotte contro la riapertura della discarica di Pianura a Napoli nel 2008, contro CasaPound e perché anarchico. Anche a Teramo il 12 ottobre sono stati arrestati quattro antifascisti, a Pistoia continua la montatura giudiziaria nei confronti di tre militanti antifa.

La repressione e il controllo sociale si intensificano sempre di più. Piovono ovunque arresti, denunce, misure restrittive, licenziamenti, sanzioni amministrative mentre le condizioni di vita diventano sempre più precarie. Chiunque si permette di alzare la testa viene definito socialmente pericoloso e represso. Socialmente pericoloso è chi lotta contro la devastazione del proprio territorio, contro le politiche razziste e securitarie, contro i licenziamenti politici e lo sfruttamento del lavoro, contro il ricatto della precarietà e la disoccupazione. Socialmente pericoloso è chi con la pratica e le idee contrasta gli strumenti del potere, siano essi l'autoritarismo della democrazia o l'abuso dei metodi che sempre più si avvicinano alle pratiche fasciste, la militarizzazione delle nostre strade e la mercificazione delle nostre vite.

Se lottare significa essere socialmente pericolosi, abbiamo già scelto.
Continueremo a lottare.
Contro la repressione.
Tonino libero, liberi tutti.



Sabato 6 novembre
corteo nazionale a Napoli, concentramento in piazza Mancini (di fronte alla stazione centrale) alle ore 16:00.

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Storie di ordinaria repressione»

4340