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(8 Novembre 2003)
Oggi sette novembre in piazza ci sarà anche la Cub. Non nella stessa piazza della Fiom, ovviamente.
Ma in una “contigua”, a Milano. L’iniziativa, con l’indizione di sciopero di otto ore, della Cub è stata promossa contro le politiche del governo in materia pensionistica, contro la manovra finanziaria 2004, per chiedere reddito ai disoccupati e ai precari, per la democrazia nei luoghi di lavoro e contro la precarietà.
Il corteo partirà da largo Cairoli vero le dieci per giungere in piazza Duomo dove si terranno i comizi conclusivi.
La Cub/Rdb dichiara di attendere a Milano oltre 50mila persone.
"Le nostre proteste e gli orizzonti delle lotte sono alternativi – è scritto in un comunicato – sono anche contro la riforma Dini, considerata il baluardo da difendere da Pezzotta, Epifani ed Angeletti e che hanno ridotto i redditi di chi è già in pensione di 20 punti percentuali in 10 anni perché i vitalizi sono sono agganciati al costo reale della vita".
Uno dei punti all’ordine del giorno è sicuramente la democrazia sindacale. "La legge sulla rappresentanza e il diritto dei lavoratori ad esprimersi sugli accordi", dice Paolo Leonardi, coordinatore nazionale. In larga sintonia con quanto rivendicato dalla Fiom, a Roma e a Milano ci saranno due striscioni identici su questo tema.
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