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(26 Novembre 2011) Enzo Apicella

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Incidente alla Fincantieri e lotte operaie

comunicato di un delegato RSU-FIOM della Fincantieri

(18 Maggio 2002)

1)L'operaio Vincenzo Castellano era un lavoratore "in prestito", cioè lavorava per conto di una ditta la quale a sua volta era in appalto diretto alla Fincantieri. La sua condizione di lavoro sembra che da alcuni giorni fosse di 12 ore giornaliere e al momento in cui è avvenuto "l'incidente", verso le ore 5.40 del mattino, stava ancora lavorando. Ciò sta ad indicare che sicuramente non avrebbe terminato alle ore 6.00, ma ben oltre. Deve essere tenuto in considerazione che la necessità di un tale superlavoro era stata data direttamente dall'azienda Fincantieri affermando che, a causa dei picchetti del sabato, la ditta appaltatrice era in ritardo sui tempi di consegna e quindi si "0bbligava" la ditta appaltatrice ad organizzarsi sui tre turni lavorativi. Ciò era nell'impossibilità dell'impresa di appalto perché, non potendo assumere, ha dovuto dilatare i tempi di lavoro. Queste procedure sono prassi in Fincantieri che sono causa prima degli infortuni, che colpiscono specificatamente i lavoratori delle ditte d'appalto.

2) Per la prima volta l'azienda Fincantieri al momento dell'incidente non ha avvisato nessun componente del sindacato, né interno né provinciale, facendo continuare il lavoro a tutti gli operai. Ciò è cosa gravissima perché sta ad indicare che se tale incidente fosse avvenuto in piena notte probabilmente non si sarebbe saputo nulla. Non va considerata come una gratuita esagerazione visto che ai cantieri dell'Arsenale di Venezia è pratica riconosciuta trasbordare i lavoratori Croati nel loro paese via mare ogni qual volta si verifica un incidente grave. Questo fatto va inquadrato nella "nuova" logica delle relazioni sindacali a livello nazionale che il padronato intende attuare e che tende ad estromettere il sindacato da qualsiasi controllo della fabbrica.

3) Cari Compagni nella prima parte del testo che segue ho apportato una modifica rispetto all'originale richiestomi da un mio compagno in quanto il segretario provinciale di Venezia, e Sandro Bianchi stanno giustificando il loro attacco nei nostri confronti proprio appigliandosi a parole ed espressioni che seppur pesanti erano state realmente usate dai lavoratori. Vi informo che verso la fine di questa settimana ci dovrebbe essere un incontro tra il seg. Provinciale FIOM Giorgio Molin, Sandro Bianchi resp. Naz. cantieristica FIOM ed un mio compagno di lotte. Io non sono stato ovviamente invitato. Sicuramente chiederò spiegazioni. La parte omessa dall'originale era situata al ventesimo rigo e denunciava l'accusa da parte dei lavoratori della Fincantieri di CONSOCIATIVISMO con l'azienda da parte del sindacato.

Vi prego di propagandare tra i lavoratori questo avvenimento e di far conoscere il nostro documento distribuendolo, ai lavoratori più capaci e combattivi, anche in altre realtà. Se lo ritenete opportuno distribuitelo anche modificandolo per fame un volantino, purché non snaturato nel contenuto.

Saluti comunisti
Matteo Beretta RSU FIOM Fincantieri

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