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Vigili del fuoco in sciopero

(10 Dicembre 2003)

Sciopero nazionale dei vigili del fuoco, ieri [il 4 dicembre], proclamato dalla Rdb in coincidenza con la ricorrenza di Santa Barbara, patrona del corpo. A Milano, con un'astensione dal lavoro di 4 ore, un centinaio di vigili ha presidiato la sede del comando provinciale. I pompieri chiedono il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto da 23 mesi, e contestano il disegno di legge che prospetta la militarizzazione del corpo. "I vigili del fuoco - hanno spiegato i sindacalisti della Rdb - percepiscono uno stipendio medio di circa 1.150 euro al mese, comprese tutte le indennità per i lavoro dei giorni festivi, mentre un caposquadra arriva a 1.200 euro". La richiesta della Rdb nella piattaforma contrattuale è di un aumento di 250 euro lordi. Dal canto loro, i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil non hanno aderito allo sciopero Rdb, ma dal fronte della Fp Cgil si annunciano nuove agitazioni.

Cgil, Cisl e Uil di categoria sono divise su un disegno di legge della maggioranza che cambia sostanzialmente la missione del corpo, introducendo funzioni di tutela dell'ordine pubblico accanto a quelle tradizionali relative alla protezione della popolazione e dell'ambiente. Inoltre, è previsto l'inserimento dei pompieri nel contratto della polizia, deciso per decreto dal ministro dell'interno: perderebbero il diritto di sciopero e l'attuale forza contrattuale nelle trattative. La Cgil è fortemente contraria a queste riforme, Cisl e Uil sono favorevoli. In più, oltre agli aumenti ottenuti nel rinnovo del pubblico impiego, la Fp Cgil chiede risorse aggiuntive per il riconoscimento di una indennità di rischio.

(5 dicembre)

Centro di Documentazione e Lotta