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Cronaca degli scioperi generali in Euskal Herria, Galicia e Catalunya

(3 Febbraio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.caunapoli.org

Cronaca degli scioperi generali in Euskal Herria, Galicia e Catalunya

foto: www.caunapoli.org

in Euskal Herria

La partecipazione è stata molto dissimile nei diversi settori dell’economia basca. Altissima l’adesione nel settore dell’istruzione, con una media dell’80% e con picchi del 90% per le Ikastolas. Altro settore in cui i tassi di partecipazione sono stati molto altri è quello dell’industria: nelle grandi aziende, quelle con più di 50 lavoratori, l’adesione è stata tale che più di 300 (il 61%) nella regione di Vizcaya hanno chiuso. In Nafarroa lo sciopero è stato “totale” in alcune imprese. I sindacati promotori dello sciopero generale hanno poi sottolineato che, a differenza che in altre occasioni, molte imprese cooperative hanno preso parte allo sciopero.
Nel settore dei trasporti se da una parte l’alta adesione ha fatto sì che in alcune aziende funzionassero solo i “servizi minimi”, dall’altra in alcune regioni lo sciopero non si è fatto quasi sentire. Anche nella sanità e nel commercio l’adesione è stata scarsa.

In termini generali, l’Esecutivo basco parla di un’adesione tra il 13 e il 30%; i sindacati di tassi al di sopra del 30%.

La giornata anche in Euskal Herria è cominciata con picchetti informativi nei principali nodi della produzione. C’è stato anche un atto di sabotaggio sulle linee della RENFE (ferrovie) e si sono registrati numerosi blocchi stradali.

La polizia ha tenuto il solito atteggiamento, caricando i manifestanti dinanzi al Corte Inglés (centro commerciale) e ha arrestato alcuni manifestanti a Trapaga e Sestao.

A Bilbao si è tenuto un corteo, con la partecipazione di circa 8000 persone, concluso col comizio dei segretari dei principali sindacati di classe baschi, che hanno denunciato l’attacco del governo e le complicità dei sindacati “gialli”, i concertativi CC.OO e UGT.

video degli scontri a Vitoria

video di un'azione di sabotaggio


in Galicia

A livello regionale, la CIG (Confederaciòn Intersindical Galega), principale promotore dello sciopero generale contro la riforma delle pensioni, il cosiddetto “pensionazo”, parla di un’adesione pari a quella che fanno solitamente registrare gli scioperi indetti dai sindacati concertativi (CC.OO e UGT).

A Vigo, principale centro industriale della regione, si è registrato il più alto tasso di adesione allo sciopero generale. Nel settore navale si è toccato il 100%; in quello auto il 70-80% (alla Citroën è entrato in sciopero tra il 30 e il 40% degli operai). Durante un blocco stradale nella “Avenida de Madrid” sono stati arrestati 8 lavoratori. Già dalle prime ore della notte era iniziata la giornata di sciopero con picchetti al mercato della frutta, al porto e dinanzi alle principali fabbriche della città.

Sempre secondo la CIG a A Coruña l’adesione è stata del 30-40%. Particolarmente significativo il blocco delle attività al porto di Punta Langosteira.

A Santiago de Compostela lo sciopero ha raggiunto tassi di adesione molto più bassi. Secondo esponenti della CUT (Central Unitaria de Traballadores/as) la spiegazione sta anche nel fatto che la città non è un nodo centrale della produzione galiziana.

La CIG considera la giornata un successo.

qui un video della manifestazione a Vigo con gli interventi dal palco del segretario generale e del segretario di Vigo della CIG
qui il video dell'Internazionale, eseguita alla fine della manifestazione di Vigo


in Catalunya

La CGT, uno dei sindacati promotori dello sciopero generale, parla di ottime percentuali di adesione nell’azienda degli autobus (40%) e nella metropolitana (20%). Un buon successo si è avuto anche nell’amministrazione pubblica, in particolare nei comuni di Barcellona e di altre località dell’area metropolitana, in università come la Autonoma di Barcellona o il Politecnico di Catalunya; buon riscontro anche alle Poste (Correos) in diversi centri. Nel settore industriale un certo seguito si è avuto alla SEAT, alla Roca, alla Gearbox, alla Pirelli e alla Nestlé, sebbene non siano disponibili dati sulla partecipazione.

A Terrassa i manifestanti hanno occupato una filiale de La Caixa (banca), presto sgomberata e le sedi dei sindacati concertativi CC.OO e UGT. I partecipanti ai picchetti a Montcada i Reixach hanno parlato di arresti di alcuni scioperanti.

fonti:
diagonalperiodico.net
gara.net
galizacig.com
kaosenlared.net

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