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The day of departure

Bagno di folla per "il giorno della partenza" al Cairo, Alessandria, Giza. Mentre continua la caccia al giornalista straniero.

(4 Febbraio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nena-news.com

The day of departure

foto: www.nena-news.com

Bagno di folla per "il giorno della partenza" al Cairo, Alessandria, Giza. Mentre continua la caccia al giornalista straniero. Cairo, 4 febbraio 2011 - E’ il giorno della partenza, o almeno dovrebbe essere. Sono due milioni anche oggi i manifestanti a Piazza Tahrir, al Cairo, così riferisce la stampa, riunitisi dopo le preghiere delle 12.00. Un milione ad Alessandria e secondo la stampa oltre tremila a Giza, nell’undicesimo giorno di protesta contro il rais. Scade infatti oggi l’ultimatum che le forze dell’opposizione ma soprattutto le folle in piazza, che da giorni ripetono “Go, Mubarak, go!”, hanno dato al faraone perché abbandoni la poltrona. Nonostante sia venuto a mancare l’appoggio da parte dell’amministrazione Obama, che ne vuole l’uscita di scena immediata, il rais continua a ripetere di non voler abbandonare il paese per non lasciare l’Egitto nel caos. E anche il neoeletto vicepresidente Omar Suleiman, ha fatto sapere ieri in un’intervista rilasciata all’emittente statunitense Abc, che Mubarak non è intenzionato a lasciare il paese. Mentre da Washington starebbe discutendo tra le varie opzioni, la dipartita di Mubarak nel giro di pochi giorni e la formazione di un governo di transizione.

Questa mattina anche il segretario della Lega Araba, si è recato in piazza Tahrir (lo riferisce Al Arabyia) e sarebbe alla guida di una delegazione che intende trovare una mediazione tra manifestanti e governo.

Non si placano gli arresti, le violenze, gli assalti e le intimidazioni alla stampa, sia egiziana che internazionale. La sede della TV araba Al Jazeera è stata nuovamente oggetto oggi di atti vandalici da parte di uomini armati. Aggressioni anche alla troupe locale di Skytv alla quale sono state sequestrate le immagini riprese ìin Piazza Tahrir.

Due giornalisti italiani, Michele Giorgio del Manifesto e Giovanni Porzio di Panorama, sono stati arrestati in Egitto e rilasciati dopo essere stati interrogati. Lo ha riferito lo stesso Michele Giorgio. "Ci hanno fermato dei civili, molto giovani, che brandivano bastoni e coltelli", ha raccontato Michele Giorgio al telefono. "Poi ci hanno preso i passaporti, e lì abbiamo cominciato a temere, e ci hanno trasportato su un furgone fino a un comando locale dell'esercito". Dopo essere stati spostati da un locale all'altro ed essere stati interrogati, i giornalisti sono stati rilasciati.

L’Alto Commissario per il Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU Navy Pillay ha chiesto alle autorità egiziane la liberazione immediata e senza condizione di tutti i giornalisti. Nena News

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