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Vinyls. Prima notte a 60 metri e la protesta si estende a Ravenna e Porto Marghera

(10 Febbraio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

Prima notte a 60 metri di altezza per i lavoratori della Vinyls di Porto Torres, che questa mattina hanno ricevuto una telefonata del ministro Romani. Ma da Porto Torrres il vento della protesta ha raggiunto anche Ravenna, dove altri lavoratori Vinyls sono saliti sui silos, determinati anche loro a sapere le sorti della trattativa. A Porto Torres fa freddo, tira vento ma i tre operai della Vinyls non hanno intenzione di cedere, dicono di aver aspettato troppo, «Il freddo lo possiamo sopportare, quello che proprio non riusciamo a mandar giù sono i ritardi nella firma dell’accordo di vendita! », dice Marco, «se il ministro Romani non chiarisce le ragioni del blocco, da qui non scendiamo». «La notte lassù a 60 metri - spiega Massimo Muretti della Cgil - fa molto freddo, per ora i tre operai stanno bene, ma se le loro condizioni dovessero aggravarsi sarà difficile aiutarli a scendere da quella scala marinaia, che è molto vecchia e pericolante. Ci auguriamo che il ministro Romani faccia chiarezza quanto prima sulla vicenda». Intanto i lavoratori di Porto Torres non sono soli, anche nello stabilimento di Ravenna sale la protesta per i continui ritardi. Alle 23.00 Andrea Brigliadori, Emilio Provolo e Marco Firmiani decidono di scalare i 50 metri dello stabilimento emiliano. L' iniziativa, fanno sapere i sindacati, è nata dopo «l'ennesima notizia di uno stallo nella trattativa tra Eni e Gita, relativa alla cessione degli assets a monte della filiera del cloro». «Non è accettabile - si legge in una nota firmata da Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uilcem - che dopo otto giorni dalla scadenza ipotizzata per il 31 gennaio scorso, la quale era stata garantita dal ministro Romani in persona nell'incontro del 22 dicembre 2010 a Roma, non ci sia ancora un minimo di chiarezza rispetto l'avanzamento della trattativa e che questo comporti l'ennesimo slittamento per la rimessa in marcia degli impianti di Vinyls. Non è possibile continuare a vivere in una situazione di perenne insicurezza nel proprio futuro e in quello delle proprie famiglie». A Porto Marghera gli operai, dopo la salita sulle ciminiere, hanno scelto di iniziare lo sciopero della fame.

DirittiDistorti continuerà a seguire la vicenda Vinyls e ad essere al fianco dei lavoratori e delle loro lotte per i lavoro, i diritti, la dignità.

A. V.

10-2-11

DirittiDistorti

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