Capitale e lavoro :: Lotte operaie nella crisi

Fincantieri. Il 3 giugno attesi a Roma oltre 1000 lavoratori. Sindacati, piano da ritirare

(30 Maggio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

Un treno speciale e pullman prenotati per il 3 giugno, quando oltre mille operai di Fincantieri saranno per Roma per il vertice dei sindacati con il ministro Romani sul piano industriale presentato dall'ad Bono. Intanto in questi giorni da Castellammare a Sestri Ponente, a Venezia, Ancona si sono susseguite le proteste dei lavoratori di Fincantieri ma anche le manifestazioni da parte di tanti settori della società: commercianti, semplici cittadini, la chiesa che ha espresso forte preoccupazione per tanta famigli che rimarrebbero senza reddito.

Questa volta i sindacati, almeno per ora, sembrano parlare con una sola voce: quel piano non va bene e è necessario il coinvolgimento di tutti, fino all’Unione Europea, per scongiurare la crisi e salvare gli stabilimenti, l’azienda deve fare marcia indietro. «Penso sia necessaria una riunione con il governo italiano, la Commissione europea, i sindacati e gli imprenditori, anche del turismo e delle crociere che rappresenta un mercato ricco» ha detto il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, al termine dell'incontro con il vice presidente della commissione Ue e commissario all'Industria, Antonio Tajani. Per il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, «i cantieri devono rimanere aperti perchè vogliamo continuare a produrre navi». E il segretario confederale della Uil Paolo Pirani ha aggiunto che il 3 giungo, in occasione dell'incontro con il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, «chiederemo che sia fermata la sciagurata decisione di chiudere i cantieri e mandare a casa i lavoratori. Un aiuto può venire anche da Bruxelles. Chiederemo a Romani un tavolo anche con Fincantieri, gli armatori, le Regioni e il governo perché le opportunità diventino azioni concrete, per rendere più competitiva l'industria italiana con l'obiettivo di rilanciare la cantieristica». Per il segretario confederale della Cgil Vincenzo Scudiere «potrebbe capitare che da questa crisi possiamo uscire più forti. Il Governo deve promuovere una iniziativa che coinvolga tutti i soggetti per traguardare l'obiettivo di cambiare il piano che ci è stato prospettato. Gli esuberi vanno contro la competitività». «Accettiamo le sfide dolorose purché abbiano un futuro - ha detto il segretario confederale dell'Ugl Paolo Varesi - i livelli occupazionali sono l'aspetto più importante. Dal governo deve arrivare un piano che dia prospettiva al settore e al lavoro». E per il segretario della Fiom Maurizio Landini, «non c'è un futuro se si riduce la capacità produttiva» quindi «bisogna investire su ricerca, innovazione e differenziazione delle attività». Per Susanna Camusso, che in questi giorni è intervenuta più volte sul caso Fincantieri, «bisogna dire a Fincantieri che il piano non va bene e bisogna trovare strumenti di politica industriale che diano prospettiva al gruppo. Credo che il terreno sia quello del lavoro, dell'unità dei lavoratori, della riduzione della distanza tra nord e sud, perché senza un paese unito non si va da nessuna parte».
Ma la solidarietà e la vicinanza nei confronti dei lavoratori Fincantieri passa anche attraverso lo sport. Ieri prima del fischio d'inizio della sfida tra Juve Stabia e Benevento, andata della semifinale playoff di Prima Divisione in programma allo stadio Romeo Menti di Castellammare, si è tenuto un giro di campo di una rappresentanza dei lavoratori di Fincantieri e di amministratori comunali. Inoltre, è stato letto dallo speaker dello stadio il testo del volantino che le Rsu hanno distribuito per ringraziare la città della vicinanza per la lotta a difesa del cantiere.

Alessandra Valentini DirittiDistorti