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Salvate la Sanità

Salvate la Sanità

(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
Secondo Monti il sistema sanitario nazionale è a rischio se non si trovano nuove risorse

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Contro i tagli alla Sanità decisi dalla regione Veneto

presa di posizione del PRC di Rovigo - articolo del Gazzettino

(1 Febbraio 2002)

Rifondazione comunista torna alla carica contro la Regione.

«La giunta di Forza Italia e An vuole pesantemente tagliare i posti letto e i primariati negli ospedali - dice Rc - Per il Polesine si teme un calo di 117 posti letto, la retrocessione dell'ospedale di Adria a semplice ospedale di rete, la perdita di 3 primariati nell'Ulss 18, la diminuzione di 185 posti per acuti.

Di fatto Galan, Marangon e Isi Coppola stanno per regalare ai polesani un drastico ridimensionamento della sanità pubblica. Al contrario la sanità privata esce praticamente indenne ai tagli. Insomma la sanità pubblica arranca e quella privata si rafforza».

Secondo Rc nel 1995 il deficit delle Ulss venete era di 2 miliardi a fine 1999 le Ulss avevano accumulato 2410 miliardi di perdite.

«Di questi - aggiunge Rc - 200 erano prodotti delle Ulss polesane. Ma chi è responsabile delle perdite della sanità regionale? La giunta Galan o i direttori generali delle Ulss? Perchè mentre nello stesso periodo alcune Ulss avevano bilanci positivi altre erano in rosso?»

Rifondazione comunista ritiene ingiusto che a pagare per le inefficenze del centrodestra regionale siano i cittadini.

«Ci impegneremo - conclude la segreteria provinciale di Rifondazione - contro il taglio di posti letto e dei servizi nella sanità e cercheremo di far capire agli uomini di Fini e Berlusconi che senza una riorganizzazione che coinvolga anche il ruolo utile e nuovi servizi di casa di riposo e rsa, le loro proposte produrranno solo effetti negativi per la sanità e l'assistenza veneta e polesana».

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