">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Imperialismo e guerra    (Visualizza la Mappa del sito )

La piovra

La piovra

(5 Marzo 2011) Enzo Apicella
Un'altra guerra per il petrolio?

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Imperialismo e guerra)

Colombia: ingiustizia sociale e crisi irreversibile!

(5 Aprile 2004)

I dati qui di seguito riportati sono stati raccolti tra il 2003 e gli inizi del 2004. Essi evidenziano come in Colombia la situazione di povertà ed ingiustizia sociale stia sempre più coinvolgendo la quasi totalità della sua popolazione. L'attuale governo, presieduto da Alvaro Uribe Vélez, non ha fatto altro che aggravare tale condizione spingendola verso il baratro dell'insostenibilità ed un punto di non ritorno.

- la popolazione colombiana è stata calcolata tra i 43 ed i 45 milioni (il dato è volutamente impreciso per l'alto numero di sfollati difficilmente censibili), dei quali 33.110.000 (ovvero il 77%) vivono in condizione di miseria e povertà (fonte: Dipartimento Nazionale di Pianificazione).

- 9 milioni di colombiani (il 20%) vivono al di sotto della soglia di povertà, e cioè in una situazione di miseria, guadagnando appena 1 dollaro al giorno.

- 24 milioni (il 57%) vivono ai limiti della soglia di povertà, guadagnando 2 dollari al giorno circa.

- Mentre nel 1988 il tasso d'indigenza era del 17,9%, nel 2000 è stato del 23,45%.

- I colombiani indigenti nel 2003 erano 10.200.000, 1 milione in più rispetto all'anno precedente (fonte: CEPAL, Commissione Economica per l'America Latina).

- Mentre nel 1990 il 10% più ricco guadagnava 40 volte in più del 10% più povero, nel 2000 il 10% più ricco ha guadagnato 60 volte in più del 10% più povero.

- L'indicatore di disequilibrio sociale è ritornato agli stessi livelli di quasi 40 anni fa. Le entrate dei poveri crollano del 20% mentre quelle dei ricchi solo del 5% (fonte: DANE, Dipartimento Nazionale di Statistica).

- Secondo un'inchiesta sulla qualità della vita in base al coefficiente di Gini (nel quale 0 è l'uguaglianza perfetta e 1 è la disuguaglianza perfetta tra ricchi e poveri), la Colombia si colloca intorno allo 0,60, indicatore che non ha nessun paese dell'America Latina ad eccezione del Brasile, che ha il più elevato disequilibrio del mondo. I casi più drammatici negli ultimi 6 anni sono a Bogotà (da 0,55 a 0,62) e nel Valle (da 0,49 a 0,55).

- A livello di pensioni, il 70% dei fondi è stato destinato nel 2003 al 20% della popolazione più ricca, mentre al 20% della popolazione più povera meno dell'1% (fonte: ARGENPRESS).

- Il tasso di disoccupazione è passato dal 18,2% del 1988 al 28.9% del 2000.

- Secondo la ACOSET (Asociaciòn de empresas de servicios temporales), la percentuale di lavoro informale nelle principali città colombiane è la seguente:
- Bogotà, 57%
- Medellin, 50%
- Cali, 63%
- Barranquilla, 68%
- Pasto e Cucuta, oltre il 70%

- Secondo ASOBANCARIA, vi sono in Colombia solamente 15 milioni di occupati, dei quali 9 (il 60%) lavorano nel settore informale dell'economia senza un salario nè forme di protezione alcune.

- Secondo dati diffusi all'inizio del 2004 dal DANE (Dipartimento Nazionale di Statistica), 6 nuovi occupati su 10 sono lavoratori informali.

- Secondo EL TIEMPO (del 3\08\03), il tasso di disoccupazione ufficiale della sola Bogotà è del 17,3%, il più alto dell'America Latina, con un indice di sottoccupazione del 33%. In pratica, su una popolazione di circa 6 milioni di abitanti, i disoccupati o sottoccupati sono 3 milioni (il 50%). Di questi, 1 milione vive nella povertà assoluta (il 17%).

- In Colombia avvengono 555 incidenti sul lavoro al giorno, e cioé 24 all'ora (dati dell'Istituto della Sicurezza Sociale), senza contare tutti quelli subiti da lavoratori non sindacalizzati, non regolarizzati e non iscritti ad uno dei vari enti ed istituti di assistenza sociale.

- In Colombia i giovani tra i 14 e i 20 anni sono 11 milioni. Il 33,31% è disoccupato, tra di essi il 2,6% possiede un titolo universitario.

- Tra le ragazze: il 22% di coloro che hanno 17 anni, il 12% di 16 anni e il 3% di 15 anni sono ragazze madri; la media delle giovani adolescenti che restano incinte è del 19%. Esse provengono dagli strati sociali più poveri.

- Secondo dati del febbraio 2004, l'ACNUR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) ha collocato la Colombia come terzo paese al mondo -dopo Sudan e Repubblica Democratica del Congo- con il maggior numero di profughi interni, circa 3 milioni.

- Si calcola che nel 2005 la popolazione colombiana sarà di 50 milioni; ciò comporterà 8 milioni di poveri in più.

Questi dati, già di per sé altamente eloquenti, proveniendo da fonti quasi tutte ufficiali e/o filogovernative sono da considerarsi non esaustivi ed in generale calibrati al ribasso. Ciò nonostante, dimostrano nitidamente la gravità delle condizioni socio-economiche che l'integralismo liberista ed il terrorismo di Stato impongono al popolo colombiano, e descrivono una crisi strutturale irrisolvibile nell'ambito dell'attuale modello di sviluppo capitalista dipendente, oltre che deformato. E' una vergogna che vi sia, in Colombia e non solo, chi si azzardi ancora a parlare di questo paese martoriato come della "democrazia più antica del continente" (definizione coniata a Washington). Vadano a raccontarlo ai lavoratori, ai disoccupati, agli sfollati ed alle vittime della repressione del narco-fascista Uribe Vélez! La risposta, secondo la miglior tradizione di resistenza e lotta del popolo colombiano, é e sarà ancora e sempre una sola: Verso la Nuova Colombia, in pace e con giustizia sociale, fino alla vittoria finale!

Associazione nazionale Nuova Colombia

7133