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(26 Settembre 2016)
Le misure adottate contro la compagna Nicoletta Dosio sono un atto di vendetta, un misero tentativo di imbrigliare la coscienza di una storica militante No Tav che dice ciò che pensa e fa ciò che dice. Nicoletta non si piega di fronte a chi vuole imprigionarla per impedirle di continuare a lottare non solo contro il Tav, ma anche contro un sistema tanto draconiano quanto ingiusto.
Tutti coloro i quali si oppongono alla devastazione dei territori, alle politiche
imperialiste, alla repressione in Italia, in Colombia e in tutto i mondo sono con lei. Non bastano gli obblighi di firma né i domiciliari per piegare la determinazione di una militante come Nicoletta, che ha e continuerà ad avere tutta la nostra solidarietà comunista ed internazionalista.
Nicoletta non è sola, come non lo erano Gianluca e tutti gli altri militanti No Tav che in questi anni hanno affrontato la persecuzione giudiziaria. Una muraglia di militanti No Tav e di gente della Val di Susa accompagna Nicoletta in questo percorso di resistenza; i tentativi di abbatterla a colpi di manganelli, lacrimogeni o misure cautelari saranno vani, e passeranno alla storia come abusi di potere e meschinità di un pugno di omuncoli dediti a difendere i poteri forti e gli interessi più putrefatti dell’eurocapitalismo oligarchico.
Associazione Nazionale Nuova Colombia
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