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Milano: licenziamenti fra i lavoratori delle pulizie dell’Università Statale

Lettera aperta di alcuni precari/e ai lavoratori delle pulizie, ai colleghi non docenti, agli studenti, ai viventi dell’ateneo e della citta’ di milano

(10 Aprile 2004)

Solidarietà ai lavoratori delle pulizie della Statale di Milano
in lotta


Ce lo aspettavamo. È giunto il turno dei lavoratori delle imprese di pulizia dell’Ateneo!

Dopo la precarizzazione – ormai selvaggia – del personale tecnico-amministrativo a tutti i livelli e delle fasce più deboli della ricerca, è arrivata l’ennesima riprova di quanto le politiche del lavoro all’interno dell’Università tendano sempre più a favorire gli interessi dei detentori del potere e del sapere istituzionale.

Di questo passo, si compirà presto il mosaico in cui riconosceremo un disegno di controllo indisturbato del nostro lavoro, delle nostre vite e della cultura in generale. Le basi di una cultura libera e autonoma dal denaro sono già state minate colpendo i diritti del personale non docente, il cui “lavoro sporco” permette alla cosiddetta “classe intellettuale” di svolgere quotidianamente la propria attività. Ma il nostro lavoro potrebbe esistere senza quelle persone che ogni giorno puliscono le nostre strutture?

Eppure, non ci sembra che il Consiglio d’Amministrazione dell’Ateneo sia consapevole dell’importanza dei lavoratori delle pulizie, e men che meno del loro diritto al salario. Certo, i padroni dell’Università sono molto più sensibili alla riduzione delle spese, giocando al ribasso sui servizi essenziali.

E così, l’appalto è stato concesso alle ditte che hanno promesso lo sconto più alto (37%). Naturalmente, a pagarne il prezzo sono prima di tutto gli operatori delle pulizie.

Ecco i risultati:
- Riduzione del personale;
- Riduzione delle ore lavorative;
- Contratti di collaborazione mediante costituzione di cooperative;
- Riduzione del salario;
- Aumento esponenziale del lavoro nero, già ampiamente praticato.

E, dopo i lavoratori delle pulizie (le cui famiglie saranno ridotte sul lastrico), se ne accorgeranno i tecnici-amministrativi e gli studenti, che vedranno peggiorare sensibilmente la qualità del servizio e – in definitiva – della vita quotidiana.

Non dimentichiamoci che qualcosa di simile è già successo in altri settori: vi ricordate dei lavoratori delle pulizie dell’ATM? E di quelli di Trenitalia?

Sappiano i lavoratori delle pulizie che siamo dalla loro parte, e che sosterremo la loro lotta. Sappiano le Autorità Accademiche che l’unica cosa da fare è rescindere i contratti d’appalto. Sappiano le ditte appaltatrici che ogni mezzo per boicottarle sarà per noi il benvenuto.

SOLIDARIETÀ ATTIVA AI LAVORATORI DELLE PULIZIE!

Alcune lavoratrici e lavoratori precari della Statale –
precari_solidali@yahoo.it

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