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(21 Aprile 2009) Enzo Apicella

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Uccisi dalla furia dell’acqua e da una politica irresponsabile

(5 Novembre 2011)

Le dichiarazioni di Vincenzi e Burlando dopo l’alluvione, così come quelle di Berlusconi al G20, sono l’espressione di una classe politica capace di negare l’evidenza con assoluta mancanza di pudore. Che si sia fatto il possibile per prevenire non la pioggia, certo, ma le sue conseguenze è vero come è vero che l’Italia non è in crisi perché ristoranti e aerei sono pieni. Il Sindaco ci ha spiegato che ‘l’allerta 2 è come la guerra. Bisogna starsene a casa’. Però scuole, uffici e fabbriche sono rimasti aperti. La Regione Liguria mercoledì ha diramato un comunicato in cui diceva di ‘piogge diffuse e persistenti, in quantitativi elevati’ e che ‘la preoccupazione maggiore è per le zone colpite dall’alluvione della settimana scorsa’. Il Comune aveva ‘consigliato’ di ‘limitare gli spostamenti, in particolare quelli con i veicoli privati, a situazioni strettamente necessarie’ e solo a Sestri ‘di non circolare né sostare con la propria auto’. Il solerte assessore Scidone ci aveva addirittura tranquillizzato che Genoa-Inter si sarebbe giocata. Se è così che pensavate di annunciare una ‘guerra’ la prossima volta è meglio che vi facciate fare un manifesto da Oliviero Toscani. I lavori nell’alveo del Fereggiano erano stati fatti, ma a monte? La collina è stata sventrata e cementificata in due punti per costruire box auto che costano quanto un appartamento, le creuze vengono asfaltate, i muri a secco crollano, i boschi non vengono puliti ma usati come discariche. Se l’acqua defluisse a valle attraverso canali di scolo tenuti sgombri e il drenaggio attraverso il terreno non venisse impedito dal cemento ci sarebbe sì da stupirsi che il livello sia passato da un metro a 4 in 10 minuti. Ma non è così. Se si forma un tappo l’acqua si accumula e quando il tappo salta la ‘bomba d’acqua’ esplode. La Regione ha approvato un regolamento che consente di costruire a 3 metri dai rivi invece che a 10 come prevede la legge. Però facciamo la ‘notte bianca’. Quando in Via Fereggiano metteremo una targa per ricordare i morti, propongo di scriverci ‘vittime della furia dell’acqua e di una politica irresponsabile’.

Genova, 5 novembre 2011

Marco Veruggio
Cittadino di Quezzi
Direzione Nazionale PRC

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