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(16 Agosto 2012) Enzo Apicella

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Siria, elezioni: autorita’ soddisfatte , una «farsa» per opposizione

Potrebbero arrivare già questa sera i risultati del primo voto con sistema multipartitico dopo 50 anni di dominio del partito Baath. Curiosità per le percentuali che otterranno i nove partiti nati dopo riforma costituzionale. Ma per l’opposizione queste elezioni sono prive di significato.

(8 Maggio 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in nena-news.globalist.it

Siria, elezioni: autorita’ soddisfatte , una «farsa» per opposizione

foto: nena-news.globalist.it

Roma, 8 maggio 2012, Nena News - Le autorità di governo si dicono soddisfatte del primo voto con sistema multipartitico in Siria dopo 50 anni di monopolio del partito Baath. Un voto etichettato come «farsa» dall’opposizione e dagli Stati Uniti e gli altri paesi che appoggiano la rivolta contro il regime di Bashar Assad. Lo spoglio delle schede va avanti e secondo alcune fonti già stasera potrebbero arrivare i risultati. Il ministro dell’interno Ibrahim Shaar ha riferito di votazioni «tranquille» in gran parte delle località nonostante le violenze che da 13 mesi devastano la Siria e che hanno fatto 9-10mila morti, in gran parte civili denunciano le opposizioni. Violenze che peraltro non sono terminate con il cessate il fuoco entrato in vigore il 12 aprile e il successivo arrivo delle prime decine di osservatori dell’Onu e sulle quali ha nuovamente puntato l’attenzione il Segretario generale dell’Onu Ban ki moon Shaar non ha comunicato la percentuale dei votanti, un dato di eccezionale importanza per Bashar Assad, persino più di quello delle elezioni, non in discussione e che vedrà certamente la vittoria del “Fronte progressista nazionale” che include il Baath e una dozzina di partiti «fratelli», tra i quali i Nasseristi e i due partiti comunisti. Con l’elezione dei 250 deputati del Parlamento, sulla base della recente riforma costituzionale, il presidente siriano intende dimostrare che gran parte del paese è dalla sua parte o almeno non è schierata con l’opposizione politica e i ribelli armati. La percentuale dell’affuenza però è importante anche per l’opposizione che ha invitato i siriani a boicottare le urne, specie nelle città come Homs e Hama dove più accanito è stato lo scontro armato e i morti si sono contati a centinaia. Bashar al Haraki, del Consiglio nazionale siriano (il principale raggruppamento dell’opposizione con base in Turchia e sostenuto dai governi occidentali) ha etichettato il voto come una «farsa» organizzata dal regime «per guadagnare tempo» e «ingannare la comunità internazionale». «La faccia del potere non cambierà», ha previsto un attivista Mousab Alhamadi, di Hama, «il regime si comporta come una anziana signora di 70 anni che si trucca per apparire diversa». Giudizi non condivisi da altri siriani. «Vado a votare perchè sostengo le riforme, il nuovo parlamento dovrà occuparsi prima di ogni altra cosa della disoccupazione per evitare che i siriani debbano emigrare», ha spiegato Shahba Karim alla Afp, 18 anni, che ieri ha votato per la prima volta. I risultati del voto diranno anche quanti siriani hanno votato per i nuovi partiti politici, nove in tutto, nati dopo la riforma costituzionale. E’ difficile valutare l’indipendenza effettiva di queste nuove forze politiche in un paese devastato dal conflitto interno e dove i servizi di sicurezza dettano legge. Secondo indiscrezioni non pochi militanti del Baath avrebbero voluto lasciare il partito ma non lo hanno fatto nel timore di passare per «dissidenti». In ogni caso ora ci sono dei nuovi partiti, ufficialmente non legati al Baath, e la loro esistenza segnala un cambiamento in cui credono i siriani desiderosi di riforme ma spaventati dalle conseguenze della rivolta armata contro il regime. Tra le nove formazioni emergono il “Partito nazionale della gioventù democratica” (Pngd), il Partito dei giovani per la Giustizia e lo Sviluppo” (Pggs) e l’“Avanguardia Democratica”. Il Pngd, guidato da una donna, Parwin Ibrahim, si è posto come punto di riferimento per la minoranza curda, ancora con diritti dimezzati. Nena News

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