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(30 Luglio 2011) Enzo Apicella

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Firenze: i lavoratori delle sciopero delle cooperative sociali sono scesi in sciopero!

(21 Giugno 2004)

Finalmente i lavoratori delle cooperative sociali hanno dimostrato che non hanno piu’ intenzione di rimanere fermi davanti al peggioramento delle proprie condizioni di lavoro. I lavoratori e le lavoratrici delle coopertaive sociali hanno risposto alla convocazione di sciopero del coordinamneto nazionale di lotta dei lavoratori e le lavoratrici delle coop sociali.

Anche a Firenze, come a Roma, Brescia, Torino, Genova, Bologna, trento, napoli i lavoratori delle cooperative hanno scioperato. Oltre 100 lavoratori, con in mano cartelli con su scritto “sfruttati cooperative sociali … no grazie, hanno sfilato in corteo denunciando il ruolo delle cooperative nelle privatizzazioni, contro la bozza di contratto delle cooperative sociali che non garantisce il recupero degli arretrati, con una perdita media di oltre 2500 euro, con l’inserimento delle norme della legge 30 (legge biagi) che rendono ancor piu’ precarie le condizioni di lavoro.

Hanno denunciato nei loro slogan la responsabilita’ della regione rossa nella privatizzazione dei servizi e la violazione stessa della legge che fino all’entrata in vigore delle legge biagi doveva garantire ai lavoratori delle cooperative lo stesso contratto di quelli del pubblico, richiedendo la assunzione nel pubblico dei lavoratori degli appalti.

I dati dello sciopero confermano la riuscita dello sciopero nazionale che ha portato alla chiusura di numerosi servizi. Tutto questo dopo una campagna delle cooperative contro la riuscita dello sciopero, non rispettando l’obbligo di avviso all’utenza dei possibili disagi, per il quale abbiamo provveduto a presentare apposita denuncia alla commissione di garanzia sullo sciopero e al prefetto di firenze. Visto il tempestivo intervento nei confronti dei lavoratori richiediamo che tale “trattamento” debba essere riservato anche alle cooperative.

Ma la lotta non finisce qui!
I lavoratori in sciopero pretendono che la bozza di contratto debba essere votata da tutti i 170.000 Lavoratori del settore e non dei soli iscritti a cgil cisl e uil o dei “pochi fidati”, come vorrebbero fare i confederali. Se il nuovo ccnl non garantira’ il pieno recupero degli arretrati generalizzeremo a livello nazionale il loro recupero attraverso i contratti regionali. Questa sara’ una battaglia nazionale e non cadremo nel tentativo di dividerci regione per regione, citta’ per citta’.

Inoltre ci impegnamo a impedire l’applicazione delle nuove norme previste dalla legge Biagi, avvertendo fin da ora che vigileremo su tutte quelle cooperative che vorranno applicarle, promettendo che troveranno i lavoratori e le lavoratrici davanti alle loro sedi per impedirlo

per rdb – cub privato
Antonini Michele

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