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(5 Agosto 2011) Enzo Apicella

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Contratto del commercio: Sciopero per tutta la giornata il 16 Luglio 2004

La Cub invita i lavoratori a respingere l’accordo ed a rafforzare il sindacalismo di base per proseguire la lotta.

(5 Luglio 2004)

Contratto del commercio: pochi soldi e svendita dei diritti questa la sostanza dell’accordo stipulato.

Il contratto firmato tra Confcommercio e cgil, cisl e uil nella notte del 2 luglio, non risolve nessun problema dei lavoratori ma avvantaggia esclusivamente le aziende. Infatti viene erogato un aumento salariale di 125€ in quattro anni (2003 -2006) con l’aggiunta di una tantum di 400€ per coprire i diciotto mesi di ritardo contrattuale.

Questa soluzione, oltre che essere quantitativamente ridicola rispetto al reale aumento del costo della vita, modifica in peggio l’attuale schema contrattuale che prevede la contrattazione salariale biennale.

La parte peggiore di questo accordo riguarda l’aumento indiscriminato della precarietà lavorativa; infatti, oltre all’innalzamento delle quote di lavoratori precari ammesse sul totale degli occupati, vengono introdotte nel contratto tutte le tipologie di contratti, e le loro varianti di flessibilità, previste dalla legge 30/2003.

In particolare vengono colpiti i lavoratori part-time, per i quali aumenta enormemente la flessibilità, e gli apprendisti che riguardano tutti i livelli professionali, fino a 29 anni di età e a 48 mesi di durata.

Il contratto firmato allarga l’intervento degli enti bilaterali costituiti da aziende e sindacati, fino a quella di affittare i lavoratori, rendendo il sindacato sempre più integrato nella logica dell’azienda e sempre meno attento alla tutela dei lavoratori.

Viene istituito inoltre, oltre al fondo per previdenza integrativa, anche il fondo per l’assistenza sanitaria, abbandonando la difesa del sistema universale di sanità pubblica.

La Cub proclama lo sciopero per tutta la giornata il 16 Luglio 2004, invita i lavoratori a respingere l’accordo, a partecipare allo sciopero ed a riflettere sulla necessità di rafforzare il sindacalismo di base, unico strumento per non continuare a subire le logiche della concertazione.

Milano 2/7/2004

Commenti (2)

SINDACATI O SERVI DEL POTERE?

NON HO ABBASTANZA ESPERIENZA VISTA LA MAI ETA', APPENA 26 ANNI, PER POTER CONDANNARE IL LAVORO DEI SINDACATI NEGLI ANNI ADDIETRO, SO DI CERTO PERò CHE DI DIRITTI, OGGI, ANNO 2004, CE NE SONO SEMPRE MENO SOPRATTUTTO PER NOI MILIONI DI LAVORATORI ONESTI...
A SENTIR PARLARE I POLITICI E POI LEGGERE QUESTI ARTICOLI NON POSSO NON FARE A MENO DI CONSIDERARE LA MIA SITUAZIONE PERSONALE( CHE SO NON ESSERE SOLO LA MIA ALMENO QUI AL SUD), E NON NEGO CHE LA RABBIA CRESCE OGNI GIORNO DI PIù!
SONO UN LAVORATORE FULL-TIME, CIOE' A TEMPO PIENO DI DOVERI E DIRITTI ZERO.
INQUADRATO CON UN CCNL COMMERCIO AL 5° LIVELLO DA DUE ANNI E MEZZO NELLA CATEGORIA OPERAIO REPARTISTA PUR ESSENDO IMPIEGATO; SVOLGO IN UN CASH&CARRY A CONDUZIONE FAMILIARE CON OLTRE 16 DIPENDENTI MANZIONI DI OGNI GENERE, LAVORANDO DIECI ORE AL GIORNO IN CAMBIO DI UN SALARIO CHE ARRIVA APPENA A 870 EURO E SULLA QUALE DOVREI COSTRUIRMI UN FUTURO... OVVIAMENTE NON PARLIAMO DI STRAORDINARI RETRIBUITI CHE QUI SONO UN UTOPIA, NON PARLIAMO DI FERIE SPETTANTI (RICONOSCIUTE SOLO 2 SU 4) NON PARLIAMO DI MANSIONI, CHE PER UN PERITO ELETTRONICO CON ESPERIENZA BIENNALE PRESSO UN COLOSSO COME IBM DEVE RITROVARSI A PRESTARE FAVORI AL CAPO PER NON PERDERE IL POSTO... CERCANDO DI NON PENSARE A TUTTO QUESTO, MI SFORZO PER SOFFERMARMI SUI DIRITTI CHE DOVREBBERO ASSICURAMI I SINDACATI, LO STATO, L'ITALIA. PURTROPO PERò NON RIESCO A TROVARE UN ANCORA O UN PUNTO D'APPOGGIO, FORSE PERCHè DI DIRITTI, PROPRIO NON SE NE VEDONO..
DAL BASSO DELLA MIA ESPERIENZA POSSO NOTARE SOLO CIO CHE è PIù EVIDENTE: PADRONI CON TROPPI POTERI, TROPPE LEGGI A LORO FAVORE, POCHI CONTROLLI NELLE LORO AZIENDE E SUI LORO CONTI IN BANCA...(CONTI RICCHI DEI NOSTRI SALARI)
CHE DIRE, NON CREDO CHE BASTI UN NUOVO CONTRATTO DI LAVORO PER CAMBIARE LA REALE SITUAZIONE CHE I LAVORATORI SI TROVANO AD AFFRONTARE OGGI, SERVIREBBE MOLTO MA MOLTO DI PIù E SINDACATI COME QUELLI ESISTENTI OGGI NEL NOSTRO PAESE CONTANO BEN POCO...

(13 Luglio 2004)

ALDO SILVESTRO

ALDUCCINO@TIN.IT

DOV'E' L'ISPETTORATO DEL LAVORO? COSA FANNO GLI ORGANI COMPETENTI, DORMONO?

Salve, sono una lavoratrice 34enne (laurea, master,svariati corsi professionalizzanti, 3 lingue,ottima conoscenza PC,8 anni di esperienza nel mio settore -la formazione professionale) e lavoro presso un privato che applica il ccnl del commercio e sono stata qualificata IV LIVELLO! Il bello è che nel 2001 sono stata assunta,presso altra azienda, con il TERZO.Lasciamo stare la versione integrale della sfibrante vita lavorativa, dico solo:
siccome siamo 5 dipendenti qui il sindacato non esiste ed è evidentissimo che, se cerchiamo di tutelarci (ce ne toccano di cotte e di crude), ci cacciano in men che non si dica (già sopportiamo un umorismo da parte del capo che per me è mobbing.
Allora, Dio santo, dico: ma l'ispettorato del lavoro a terni DORME?!

(18 Ottobre 2004)

Camilla

uagainstheworld@yahoo.it

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