Imperialismo e guerra :: Paese arabo

Libano, dopo 12 morti comincia tregua a Tripoli

(22 Agosto 2012)

Andati avanti per giorni, gli scontri tra i sunniti di Bab al Tabbaneh e gli alawiti di Jabal Mouhsen fanno assomigliare il nord del Libano sempre di piu' alla Siria

Foto di Omar Ibrahim / Reuters

Roma, 22 agosto 2012, Nena News - Una tregua fragile e' entrata in vigore a Tripoli alle 17.30 locali dove almeno 12 persone sono morte negli scontri a fuoco violenti tra i sunniti di Bab Tabbaneh, sostenitori dei ribelli siriani, e gli alawiti del Jabal Mouhsen, che appoggiano il regime di Bashar Assad.

L'esercito libanese e' sul posto ma riesce con difficolta'a mantenere sotto controllo l'area degli scontri a fuoco. I due fronti rivali, che si danno battaglia da anni sullo sfondo di mai sopite tensioni politiche, usano fucili automatici e lanciarazzi ma cominciano a ricevere armi piu' pesanti e sofisticate.

Gli alawiti, guidati in buona parte dal Partito Arabo Democratico di Rifaat Eid, affermano di combattere per fermare il flusso di armi e aiuti che Tripoli e il nord del Libano - con popolazione in prevalenza sunnita - assicurano ai ribelli siriani. I sunniti al contrario affermano di rispondere alle provocazioni degli alawiti manovrati da Bashar Assad.

Sullo sfondo c'e' la battaglia politica tra l'opposizione libanese guidata dal sunnita Saad Hariri che il governo di cui fa parte il movimento sciita libanese Hezbollah (alleato di Damasco). Hariri, riferiva stamani il quotidiano al Diyar attraverso la battaglia di Tripoli starebbe cercando di costringere alle dimissioni il premier Najib Mikati, sunnita come lui ma alla guida di un governo filo-siriano.

Nena News