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Cooperative sociali: riuscito lo sciopero delle operatrici e operatori

I lavoratori in piazza contestano CGIL-CIL-UIL e respingono l'ipotesi di rinnovo contrattuale

(25 Giugno 2004)

Lo sciopero nazionale degli operatori delle cooperative sociali è stato un vero successo nonostante la delicatezza dei servizi, le resistenze, i boicottaggi e la carenza di informazione.

Un successo che ha portato alla chiusura di numerosi servizi, e tutto questo dopo una campagna da parte di molte cooperative contro la riuscita dello sciopero, non rispettando l'obbligo di avviso all'utenza dei possibili disagi, per il quale abbiamo provveduto a presentare apposita denuncia alla commissione di garanzia sullo sciopero.

I lavoratori sociali hanno risposto alla convocazione di sciopero del coordinamento nazionale di lotta dei lavoratori e le lavoratrici delle coop sociali e hanno dimostrato che non hanno piu' l'intenzione di rimanere fermi davanti al peggioramento delle proprie condizioni di lavoro.

A Roma, Firenze, Brescia, Torino, Bologna, Trento, Napoli si sono svolte manifestazioni, presidi, blocchi stradali e cortei presso le amministrazioni regionali e comunali, presso le sedi di Legacoop e Confcooperative, con lo slogan "SFRUTTATI COOPERATIVE SOCIALI, NO GRAZIE".

I lavoratori aderendo allo sciopero hanno dimostrato la propria contrarietà all'ipotesi di contratto nazionale siglato dai sindacati CGIL-CISL-UIL, accordo che non prevede il recupero degli arretrati (meno di 400 euro invece dei 2500 euro dovuti) e che introduce clausole capestro nei contratti part-time, deroga in peggio le norme di legge sul lavoro notturno e a turni, fa largo ai famigerati contratti di inserimento, non riconosce la qualifica OSS.

Nelle poche assemblee convocate dai confederali i dirigenti sindacali di CGIL-CISL-UIL si sono trovati di fronte a durissime contestazioni dei lavoratori: richiediamo che l'ipotesi di contratto sia sottoposta ad un vero e proprio REFERENDUM a cui possano realmente partecipare di diritto i 170.000 lavoratori del settore e non dei soli e pochi iscritti a CGIL-CISL-UIL come vorrebbero fare i confederali.

Se il nuovo CCNL non garantira' il pieno recupero degli arretrati generalizzeremo a livello nazionale il loro recupero attraverso i contratti regionali e ci impegneremo nell'impedire l'applicazione delle nuove norme previste dalla legge Biagi, avvertendo fin da ora che vigileremo su tutte quelle cooperative che vorranno applicarle, promettendo che troveranno i lavoratori e le lavoratrici davanti alle loro sedi per impedirlo.

Le cooperative sostengono che l'immediato adeguamento delle buste paga dei loro operatori le porterebbe a chiudere i battenti: rispondiamo che, se questo è vero, si dimostra che il sistema degli appalti crea solo miseria e precarietà e che è necessario riportare le gestione dei servizi all'interno delle amministrazioni pubbliche con l'assunzione degli operatori in servizio.

SFRUTTATI DALLE COOP SOCIALI, NO GRAZIE
RISPEDIAMO AL MITTENTE IL CONTRATTO, DIFENDIAMO I NOSTRI DIRITTI

RdB/CUB

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