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(20 Agosto 2010) Enzo Apicella
L'esercito usa si ritira dall'Iraq

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(Iraq occupato)

Terrorismo: bombardata la città irachena di Samarra con ordigni da 250 chili

(15 Agosto 2004)

Baghdad, 14 agosto - Le forze di occupazione americane, preoccupate per le perdite che subiscono, fanno ormai ricorso quotidiano all'aviazione, che senza riguardo si accanisce contro aree densamente popolate. Dopo gli oltre 80 morti provocati a Kut due giorni fa, i più di 10 a Falluja ieri, nella notte è stata assalita Samarra con ordigni da 250 chili. L'operazione terroristica, secondo fonti ospedaliere locali, ha fatto almeno 13 morti , tra cui 3 donne, 2 bambini piccoli, oltre a più di 80 feriti. Nella battaglia che investito la città, diversi edifici sono andati distrutti, tra cui il Municipio e sedi di forze politiche collaborazioniste. Il comando americano ha rivendicato di aver ucciso con i bombardamenti circa 50 appartenenti alla resistenza. Samarra, a prevalenza sunnita, ma con una forte presenza sciita, è una delle città che è completamente sfuggita alle forze di occupazione.

Anche a Hilla c'è stato un violento scontro che ha visto opporsi sostenitori di Moqtada al Sadr, soldati di occupazione polacchi e poliziotti iracheni. Ci sono stati 8 morti e più di 30 feriti. Circa 20 soldati polacchi, rimasti per ore circondati in una stazione di polizia, sono poi rientrati alla loro base. A Hilla sarebbe comunque ancora sotto assedio un commissariato. A Najaf continuano le trattative condotte da Mouwaffak al Rubaie, consigliere per la sicurezza nazionale iracheno, sospettato di essere stato l'ideatore della manovra tesa ad allontanare dalla città santa il grande ayatollah Ali al Sistani per sopprimere il movimento di Moqtada al Sadr. Ora, al Rubaie è costretto a trattare. Pare che anche al Sistani abbia mandato da Londra, dove ha subito un intervento al cuore, un proprio inviato, ordinando di cessare le ostilità. Alla mediazione non sarebbero estranei nemmeno degli inviati delle Nazioni Unite.

Sono giunti, intanto, a Najaf, trasportati da Baghdad, migliaia di manifestanti che chiedono la fine dell'assedio ai luoghi sacri e a Moqtada al Sadr. Risulta che a Najaf un numero considerevole di poliziotti e membri della Guardia nazionale irachena, a seguito della fatwa emessa dall'Associazione degli ulema, abbia deposto le armi, dichiarando di non essere disposto a combattere contro l'Armata di Mahdi. Le forze statunitensi in Iraq hanno reso noto di aver perduto due uomini nelle ultime ore in combattimento nella provincia occidentale di Anbar. La Compagnia del petrolio del sud ha ordinato la chiusura di un oleodotto nell'Iraq meridionale per timore di attacchi.

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