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Giorgio Cremaschi: "Il 27 in piazza contro Monti e contro la finta opposizione"

(25 Ottobre 2012)

cremasch27

Vi assumete una bella responsabilità, l’unica iniziativa di opposizione reale a Monti…

Noi scendiamo in piazza per coprire un vuoto politico che c’è in Italia. Cioè, l’opposizione a Monti e alle suo politiche in quanto tali, il rifiuto delle politiche di austerità e rigore che oggi stanno distruggendo l’Italia e l’Europa. Cioè le politiche del massacro in Grecia, che stanno mettendo in atto anche da noi. Tutte le mobilitazioni che ci sono state fino ad oggi, escluse le nostre, sono state su temi particolari. Quando si sono fatte, però, penso anche alle mobilitazioni della Cgil, sono state con il freno a mano tirato, cioè non puntavano a mettere in discussione il Governo in quanto tale. Quindi bisogna costruire una rottura. Le forze che partecipano alla manifestazione del 27 ottobre hanno discusso moltissimo tra di loro, e probabilmente dovranno continuare a discutere ancora molto non tutto è risolto, però c’è la consapevolezza comune che non si può lasciare l’Italia nella zona di retroguardia in Europa. Non possiamo diventare i crumiri d’Europa. Mentre tutti lottano e scioperano contro le politiche dell’Europa in Italia Monti può dire “qui non succede niente”. Questa è la sostanza del ragionamento che ci ha mosso. E il 27 vogliamo far vedere che c’è un popolo che sta contro Monti. C’è un doppio regime in Italia, quello di Monti e della finta opposizione a Monti.

Tanto per essere chiari?

Quelli che fanno le primarie del centrosinistra ma anche Cgil, Cisl e Uil, i gruppi dirigenti almeno. Fanno una finta opposizione a Monti e ovviamente non tollerano che ci sia chi prova a farla sul serio. E quindi, c’è una convergenza a cancellare, sia da parte di chi difende il Governo ma anche di chi lo critica, penso a Bersani e a Vendola, ma anche alla Cgil, a fare una cosa di questo genere. Vorrei sottolineare che in altri paesi d’Europa manifestazioni come queste le organizzano i grandi sindacati. Qui da noi no, e questo è il segno. Questo consenso bipartisan condiziona anche la vita nel sindacato. Per questo noi diciamo che occorre andare a una rottura. E mettere insieme tutte le forze che sono contro Monti. Nessuna è grandissima ma tutte insieme possono contare molto

Quale sarà l’organizzazione del corteo?

Noi avremo una testa unitaria e comune in cui ci sono tutti quelli che hanno promosso l’iniziativa. Poi dopo ci saranno gli spezzoni sindacali, gli studenti , i partiti i movimenti. Vorremo far aprire il corteo, ma dipende dalle loro condizioni fisiche, ai “particolarmente disabili”, che oggi sono in sciopero della fame, e hanno aderito al No Monti day.

Qual è il tuo commento alla assurda vicenda della petizione anti-Fiom a Pomigliano?

Quando passa la dittatura del padrone in fabbrica saltano anche i più elementari criteri elementari di solidarietà. Non ce l’ho con i lavoratori che in fondo sono ricattati. E’ il sistema politico che dovrebbe impedire queste vergogne.

Fabio Sebastiani - controlacrisi.org

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