Imperialismo e guerra :: Siria, guerra civile e scontro tra potenze

Siria, Brahimi verso Mosca ma ribelli gia' respingono sua soluzione

(27 Dicembre 2012)

L'opposizione denuncia la strage di 17 bambini a Raqqa e di altri 10 in varie localita'. Si torna a parlare di armi chimiche ma non ci sono prove

della redazione

Roma, 27 dicembre 2012, Nena News - Non si arresta la guerra civile siriana mentre si attende l'arrivo di Lakhdar Brahimi a Mosca dove l'inviato dell'Onu e della Lega araba discuterà della sua proposta di formazione a Damasco di un governo di transizione con Bashar Assad defilato ma in carica fino al 2014. Proposta che il leader della Coalizione dell'opposizione Ahmed Muaz al Khatib ha già respinto.

La cronaca delle ultime ore riferisce di altre stragi, in particolare di quella di 27 bambini uccisi: 10 nella provincia di Raqqa, dove sono morte anche 13 donne, e altri 10 bambini in varie località del paese. Lo denunciano i ribelli sunniti anti-Assad che parlano di furiosi attacchi dei governativi con missili e cannonate nelle aree vicine al confine turco.

Anche l'agenzia di stampa statale Sana riferisce del massacro dei civili, imputandolo tuttavia ai «gruppi terroristici», cioè ai ribelli.

Mancano conferme di fonti indipendenti così come per il presunto uso di armi chimiche da parte delle forze fedeli ad Assad qualche giorno fa ad Homs. A sostenerlo è il generale Abdulaziz Jassim al-Shalal, capo della polizia militare e ultimo alto ufficiale siriano che ha abbandonato il regime e si è rifugiato in Turchia.

Un'accusa da provare ma che contribuisce ad aumentare le pressioni su Assad e si ricomincia a parlare di attacco della Nato contro la Siria. Da parte sua il premier israeliano Benyamin Netanyahu, secondo il quotidiano di Londra Al Quds Al Arabi, avrebbe discusso durante un viaggio segreto in Giordania di un attacco a sorpresa per distruggere gli «arsenali chimici» di Damasco.

Nena News