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Svelato il miracolo di natale di Alemanno

(4 Febbraio 2013)

Il Sindaco della Capitale e l’assessora Belviso aumentano l’assistenza domiciliare senza spendere un euro in più!
Facile pagano i lavoratori!

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Anche la Giunta Capitolina ed il suo Sindaco hanno aggiunto una ulteriore pagina a quanto già accade nel nostro paese per quanto riguarda il massacro ai servizi pubblici con i tagli alla sanità, alla scuola ed Università ed il non rispetto del referendum per l’acqua pubblica, avendo ben presente che queste scelte non sono dettate dalla scarsità di risorse ma dalla necessità di dare ulteriori spazi di profitto ai privati ed al capitale.
La Giunta Capitolina non ha voluto essere da meno.

Un percorso lungo quello della riforma dei servizi di assistenza domiciliare per minori, diversamente abili ed anziani pensata dal sindaco Alemanno e dal suo assessore Belviso già poco dopo il loro insediamento.

La farsa si è conclusa alcuni giorni fa quando l’assessore Belviso in conferenza stampa ha annunciato alla città che dal 1 Marzo i nostri concittadini avranno un nuovo sistema di assistenza domiciliare inserendo inoltre ulteriori 1500 nuovi utenti, il tutto, come pomposamente si dice in questi casi ad ISORISORSE, cioè con gli stessi soldi degli anni precedenti.

Ma il miracolo, ad un più attenta lettura della delibera della Giunta Capitolina 355/2012, è ben presto svelato, con una sola scelta sono riusciti a scippare la democrazia a questa città facendo finta che la delibera di iniziativa popolare 135/2000 non esistesse, ed emulando Marchionne, hanno stracciato il ccnl delle cooperative sociali.

Ma partiamo da lontano, nel 2000 il Comune di Roma, dopo la presentazione di una delibera di iniziativa popolare che lavoratori e lavoratrici di Roma avevano presentato, si trova costretto ad approvare la delibera 135/ 2000.

Questa delibera riconosceva una cosa che potrebbe sembrare o dovrebbe essere scontata, le cooperative, le società ed ogni altro soggetto che lavora per conto del Comune di Roma è obbligato a rispettare i CCNL.

La partecipazione ed il conflitto , in un processo di esternalizzazione dei servizi, con la delibera di iniziativa popolare ha permesso almeno sulla carta il rispetto dei CCNL.

La carta appunto, in quanto la realtà ci racconta un’altra storia, quella di un processo di esternalizzazione dei servizi che ha visto forme di contratto sempre più precarie e sempre meno retribuite non aiutando affatto la qualità dei servizi da erogare e aumentando lo sfruttamento del lavoro.

Ma arriviamo ai nostri giorni, insediamento della Giunta Alemanno e inizio del percorso di riforma dell’assistenza domiciliare, anni di annunci, di sperimentazioni e di rinvii, che avrebbe dovuto riformare tutto il sistema ma che alla fine partorisce un “gattopardo”.

Tutto cambia per non cambiare nulla, o quasi.

La delibera della Giunta sancisce di fatto in un solo colpo l’abrogazione della delibera 135/2000 e del CCNL, il tutto in poche righe quando afferma che “ non essendo proprio più possibile applicare il ccnl 2009” (con un tabellare di € 16.79), testuali parole che rappresentano quasi un rammarico, e affermando che il nuovo tabellare del 2012 è pari ad € 17.80 determinando un incremento pari a ben € 1.01 che è definito non è sostenibile per l’amministrazione.

La Giunta Capitolina decide che il massimo aumento riconoscibile è pari ad 1/3, ovverosia ben € 0.33!!!

A questo si aggiunge l’aumento del rapporto tra operatore ed utente nei centri diurni per gli anziani, che passa da 1/5 ad 1/6, sempre a carico del lavoratore e a scapito della qualità del servizio.

Altra innovazione l’introduzione dell’assistenza indiretta, anche per gli anziani, con la quale si attribuisce all’utente, che sigla un contratto privato di lavoro con il suo assistente, da lui stesso scelto, un budget, relegando in un angolo la funzione professionale del servizio sociale, e producendo una ulteriore esternalizzazione, introducendo di fatto il modello Lombardo del voucher che comporterà una riduzione dei posti di lavoro nelle cooperative.

Non riconoscendo il ccnl non si potrà rispettare la delibera 135/2000 che imponeva alle coop di rispettare il ccnl stesso, ed ora con quale faccia l’osservatorio sul lavoro istituito all’uopo per verificare il rispetto del ccnl si potrà presentare alle porte delle cooperative?

Ed inoltre come mai non sentiamo le grida delle centrali cooperative, forse è stato consegnato loro un alibi per fare quello che molti non hanno mai fatto?

E ora un appello ai sindacati, schierarsi dalla parte dei lavoratori e delle lavoratrici o a sostegno delle centrali cooperative e della Giunta Alemanno?

Siamo certi che il 1 Marzo non saranno in gradi di fare nulla, ma non dobbiamo contare sulla loro incapacità ma agire perché i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici vengano rimessi al centro, che venga difeso il servizio pubblico e la qualità dello stesso ed aprire nella città una riflessione su come immaginare la gestione dei servizi di assistenza alla persona dopo una lunga stagione del terzo settore.

Armando Morgia - Sinistra Critica

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