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Emergenza ceneri...

Emergenza ceneri...

(17 Aprile 2010) Enzo Apicella
La nuvola di ceneri del vulcano Eyjafjallajokull arriva sull'Italia. A Roma manifestazione in solidarietà a Emergency

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Simona Pari e Simona Torretta, Ra'ad Alì Abdul-Aziz e Mahnaz Bassam: LIBERATELI !!

Truppe militari italiane in Iraq A CASA !!

(15 Settembre 2004)

Guardatevi attorno, il bagno di sangue non è finito, le truppe occidentali sono ancora occupanti, la guerra dichiarata conclusa un anno e mezzo fa da Bush è ancora tutta da combattere, i marines morti sono arrivati ieri a quota mille, a decine di migliaia gli iracheni uccisi, ogni giorno è battaglia. Mentre le Nazioni unite sono fuori dal paese che brucia. L'Italia, paese occupante, tiene le sue truppe a presidiare, spesso con mano feroce, ormai soltanto la periferia di Nassiriya, nell'area petrolifera che interessa all'Eni, ma con quale interesse per gli iracheni è facile immaginare. Che ci stiamo a fare, se non i bersagli o i cecchini ?

Tutto precipita in Iraq, di ora in ora. Gli unici a non accorgersene stanno rintanati nelle stanze del governo italiano che sul legame subalterno con l'Amministrazione Bush ha scommesso passato, presente e futuro. Non c'è bisogno ora di una riedizione dell'unità nazionale, né che l'opposizione di sinistra chiuda gli occhi su ciò che sta relamente accadendo in quel paese. Il rapimento delle ragazze di un «Ponte per...» che in Iraq hanno gestito l'unica «presenza» davvero legittima, dimostra ancora una volta che tutti gli eserciti occupanti devono andarsene immediatamente.

Chiediamo al governo italiano di non agire con cinismo come è stato con il caso Baldoni, non c'è più spazio per azioni e dichiarazioni che invece di favorire canali concreti di trattativa per liberare l'ostaggio ne sentenzino la condanna. Chiediamo al governo Italiano, in sintonia con quanto detto ai media da Fabio Alberti, presidente dell’associazione UN PONTE PER, non solo la salvezza degli ostaggi italiani bensì la salvezza dell’intero popolo iracheno.

Dunque, via subito le truppe dall'Iraq !!

Come giovani comunisti, assieme a tutto il movimento per la pace che in Italia come nel resto del mondo si è reso protagonista di straordinarie mobilitazioni contro l’occupazione in Iraq, chiediamo di mettere in moto una rete di diplomazia internazionale di pace, aprire canali, così come hanno già fatto gli ulema di Baghdad si devono mobilitare le comunità musulmane italiane e mondiali. Chiediamo il rilascio rivendicando l'identità dei rapiti, persone che operavano e devono tornare a operare concretamente per la pace, contro la logica di morte dei signori della guerra e del terrore.

Chiediamo la fine di quella che è una pura e semplice guerra di aggressione imperialista e colonialista. Essa non può far altro che aumentare l’odio della popolazione civile irachena nei confronti degli aggressori e conseguentemente alimentare i fenomeni di tipo terrostico. Ricordiamo infine a tutto il movimento per la pace che in Iraq, oltre a ciò che i media ci fanno vedere , vi è un fenomeno di resistenza popolare vastissimo ed organizzato e che ogni giorno aumenta i propri consensi.

Non vedere tutto ciò significa non capire che né gli USA né l’ONU potranno mai portare pace in Iraq. Un popolo che ha la sola colpa di vivere sopra una terra ricca di giacimenti petoliferi che fanno gola ai potenti del mondo. Oggi più che mai è necessario adoperarsi per porre fine all’occupazione e per resituire agli iracheni ciò che è loro. Questa battaglia il movimento la dovrà sostenere con tutti gli strumenti possibili, per la pace, per il popolo iracheno e per i compagni e le compagne oggi ostaggi prima che dei rapitori, della sporca guerra imperialista USA.


STOP ALL’OCCUPAZIONE DELL’IRAQ !!
SIMONA T. SIMONA P. , Ra'ad Alì Abdul-Aziz e Mahnaz Bassam
LIBERI SUBITO !!

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA – CIRCOLO DI SCHIO –

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