Stato e istituzioni :: Storie di ordinaria repressione

Roma, 19 ottobre - solidarietà ai compagni arrestati

(23 Ottobre 2013)

La manifestazione del 19 Ottobre ha espresso la sua ferma, forte e determinata opposizione alla feroce guerra di classe dall’alto che il governo Letta-Berlusconi sta portando avanti in Italia. Ha riversato nelle piazze la rabbia e la dignità di chi è stato privato del proprio futuro da un sistema che ormai ovunque pretende di disporre del lavoro e della vita di milioni di lavoratori come fossero schiavi con le catene ai piedi e al collo - quella stessa rabbia e quella stessa dignità che in questi ultimi anni hanno riempito le piazze prima della Grecia, poi della Tunisia, dell'Egitto, di tanti paesi arabi, della Spagna, della Slovenia, della Romania, della Bulgaria, poi ancora della Turchia, del Brasile, del Cile... Ha fatto convergere molte realtà organizzate in lotta finora frammentate, aprendo la prospettiva di una comunione di intenti e di obiettivi di lotta anticapitalistici.
La risposta statale alle ragioni sociali di questa protesta portate in piazza è stata la repressione. Lo scopo degli arresti è stroncare sul nascere le prospettive di sviluppo di una lotta più ampia, che sabato ha visto uniti immigrati e autoctoni, studenti e lavoratori; è evitare in ogni modo che si metta in moto quella ripresa della mobilitazione, della lotta, dell'organizzazione proletaria che sola può bloccare l'aggressione e lo schiacciamento dei lavoratori messo in atto dalla classe dominante per tentare di uscire dalla più grande crisi della storia del capitalismo.
Ai sei compagni arrestati va tutta la nostra solidarietà militante.


LIBERTA’ PER TUTTI GLI ARRESTATI!



22/10/2013

Centro di iniziativa comunista internazionalista, Marghera
Comitato permanente contro le guerre e il razzismo, Marghera