">
Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro (Visualizza la Mappa del sito )
(27 Gennaio 2005)
TRIESTE «Non c’è nulla di cui protestare». Riccardo Illy cerca di disinnescare sul nascere la rivolta dei lavoratori interinali della Regione. Una protesta che sta montando a colpi di e-mail. Davanti alla chiusura dei contratti per la gran parte dei 300 lavoratori temporanei il tam-tam ha coinvolto anche Beppe Grillo. Ma la lettera indirizzata l’altra settimana al comico genovese, firmata dai rappresentanti, non è piaciuta al governatore. In quella missiva i precari invitavano Grillo ad aiutarli «a sfondare questo muro di gomma» e denunciavano la «cacciata scandalosa». Adesso, oltre agli incontri con i sindacati, i partiti e, prossimamente, con l’assessore al Lavoro Roberto Cosolini, stanno organizzando una manifestazioni di protesta sotto il «palazzo».
«Non siamo in grado di dare una garanzia a tutti i lavoratori temporanei, in quanto sarebbe totalmente contraria alla legge», ribatte Illy dopo essere venuto a conoscenza della lettera a Grillo. Ma nella querelle tra i lavoratori «prestati» all’amministrazione regionale e il governatore, potrebbe inserirsi ugualmente il comico, impegnato questa sera a Pordenone. La prima tappa in Friuli Venezia Giulia del nuovo spettacolo «Beppegrillo.it».
Aspettando le possibili esternazioni dello show-man, Illy ribadisce la sua: «Non ci può essere un automatismo che preveda l’assunzione a tempo indeterminato». E questo perché «la costituzione italiana prevede che per diventare dipendenti pubblici si debba passare per un concorso». «Pochissime sono le eccezioni», ricorda ancora Illy, citando i casi dei «dirigenti con elevatissime professionalità o segretari di assessori o del presidente. Ma anche in questi casi per un periodo limitato». Poi c’è il caso dei lavoratori temporanei che, «come dice il nome stesso, non possono essere a tempo indeterminato». Quindi sarà necessario «passare per un concorso»: «Vinceranno i migliori, i più capaci: quelli saranno assunti».
Una risposta indiretta a Grillo, espressamente diretta agli interinali e ai politici. Sia di maggioranza, come il «pensionato» Luigi Ferone, sia di opposizione come l’ex assessore al Personale Paolo Ciani. «Gli interinali stanno svolgendo a detta di tutti un grande lavoro. Oggi quel personale viene in parte assorbito dalle graduatorie del concorso, ma personalmente riterrei opportuno non gettare al vento tre anni di formazione. Illy o meglio Andrea Viero - dice l’esponente di An - vuole invece azzerare e ripartire magari con altri interinali. È una grande idiozia».
p.c. (articolo de Il Piccolo del 26 gennaio)
5452