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Salvate la Sanità

Salvate la Sanità

(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
Secondo Monti il sistema sanitario nazionale è a rischio se non si trovano nuove risorse

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LA LOTTA DI CLASSE FA BENE ALLA SALUTE

(22 Agosto 2015)

Dal n. 32 di "Alternativa di Classe"

farmaciesoldi

La lotta di classe fa bene alla salute. Negli ultimi decenni, la salute è diventata uno dei più profittevoli settori economici nei Paesi imperialistici. Il motore dell'industria della salute è il farmaco.
In Italia, solo nell'area milanese, operano più di tremila aziende, con un giro d'affari che supera i dieci miliardi di Euro. A livello mondiale, il settore conosce una forte concentrazione in poche mani.
Curarsi costa; per esempio, la spesa a carico di ciascun paziente ammalato di cancro negli Stati Uniti (il cui servizio sanitario non si fa carico dei costi sostenuti dai singoli), si stima in 150mila dollari, mentre la cifra complessiva ha raggiunto i 100 miliardi di dollari. Ogni anno sono diagnosticati nel mondo 14 milioni di casi di tumore, e otto milioni di persone ne muoiono. In altre parole, i tumori uccidono una persona ogni 4 secondi.
Il Governo Renzi, che, evidentemente, temeva di restare indietro, ha approvato, nel “Decreto sblocca-Italia”, la costruzione di altri dodici inceneritori nuovi in dieci regioni diverse; ora che la connessione fra emissioni degli inceneritori e tumori è stata provata (sempre di più gli studiosi, anche di parte pubblica, che lo affermano!...), il premier “non poteva perdere l'occasione”!...
I padroni del farmaco sono alla ricerca della massimizzazione del profitto. La strada spesso è aperta dall'informatore farmaceutico, che corrompe il medico prescrittore con regalie e benefici, con l'effetto di distorsione, ma non è l'aspetto principale della questione. La corruzione è un fenomeno che si verifica a valle. A monte c'è la sistematica distorsione delle conoscenze scientifiche. Si possono fare molti soldi dicendo alle persone sane che sono malate...
C'è una costante azione da parte dei padroni delle case farmaceutiche di medicalizzazione della società, al fine di allargare il mercato. Esiste un legame di natura finanziaria fra le aziende produttrici di farmaci e la fonte di informazione: medici, associazioni e riviste specializzate. Molto spesso “l'esperto” è a libro paga del padrone farmaceutico. E' tempo di svelare la complessità e l'estensione delle complicità tra tanti medici ed i padroni farmaceutici. Purtroppo molte volte ci illudiamo di avere il medico al nostro fianco, quando invece sta dalla parte dei padroni del farmaco...
Si tratta di bloccare l'inquinamento delle conoscenze scientifiche da parte dei padroni farmaceutici, si tratta di salvarci come specie, contro la barbarie della società capitalistica. Si stima che i trattamenti di immunoterapia che hanno raggiunto le ultime fasi cliniche siano destinati a diventare entro il 2020 un'opportunità di investimento in un mercato di 40 miliardi di dollari, con molti padroni farmaceutici già in corsa per accaparrarsi i profitti.
La Bomi Italia è un gruppo che offre servizi logistici e di gestione di prodotti ad alta tecnologia per la tutela della salute, con un giro d'affari consolidato di circa 70 milioni di Euro. Il gruppo opera in 14 Paesi nel mondo e conta oltre 100 clienti tra i maggiori “player” internazionali del settore biomedicale e diagnostico.
Nel nostro Paese i super farmaci per la cura della “epatite C” HANNO PREZZI PROIBITIVI. La “epatite C” colpisce più di 800000 (ottocentomila) persone. E' stata messa in evidenza nelle settimane scorse un'enorme differenza di prezzo tra l'Italia e l'India: 45000 euro a ciclo, contro uno a compressa del Paese asiatico (la cura dura 3 settimane). Chi non ha accesso alle cure potrebbe morire, e ci sono 50000 (50mila) pazienti in condizioni gravi. Al momento la pillola che promette di sradicare il virus in sole 12 settimane è amministrata a carico del Servizio sanitario pubblico soltanto in tre Regioni: Veneto, Lazio e Lombardia; altrove chi vuole curarsi deve indebitarsi.
Il Governo Renzi, con la Pre-manovra contenuta nel Maxi-emendamento presentato in Parlamento prevede tagli per oltre 7 miliardi di Euro al settore della sanità tra il 2015 e il 2017. Il Ministero della sanità ha preparato una lista delle patologie che richiedono esami e visite ritenute necessarie: le prestazioni mediche al di fuori di questa lista, il paziente dovrà pagarsele.
Sono previsti ulteriori tagli ai ricoveri ospedalieri ed è stato messo un tetto per il rimborso dei medicinali. Il costo non coperto dal Servizio sanitario pubblico dovrà essere pagato dai cittadini!
Le aziende non rispettano le normative in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Andrebbero identificati i sintomi causati dall'esposizione del lavoratore ad agenti, quali le fibre di amianto, le radiazioni e l'inquinamento acustico.
Fattori di rischio psicologici: stress, per i pesanti ritmi di lavoro. Ma quello che succede in molte realtà lavorative conferma l'asservimento della medicina del lavoro ad una politica aziendale senza scrupoli e libera di continuare a seminare vittime. Nel mese di Luglio ancora morti sul lavoro a Bolzano, Roma, Teramo, Campobasso, Torino, Venezia, Massa Carrara, Bergamo ed Oristano.
Dalla relazione dell'attività ispettiva delle strutture territoriali del Ministero del lavoro emerge che il 59% delle aziende pratica lavoro irregolare, e sono in forte aumento i reati contro la salute e la dignità dei lavoratori.
Ai lavoratori occorrono lunghi anni di richieste,esami medici,analisi,controlli e visite di ogni genere,sino ai ricorsi alla Magistratura per ottenere il riconoscimento di malattia professionale da esposizione all'amianto. Vi sono stati importanti successi, come quello della sentenza Pirelli, ma anche piccole beffe, come è accaduto ad alcuni lavoratori in Sardegna, cui il Tribunale di Cagliari ha riconosciuto, dopo dieci anni di battaglie politiche e legali, una pensione anticipata di soli tre anni, rispetto ai 15 spettanti di diritto.
I lavoratori sono costretti ad affrontare mille traversie per vedere riconosciuti i diritti a tutela della salute. Coloro che sono stati esposti alle fibre ed alle polveri di amianto rischiano gravi patologie. In particolare, all'apparato respiratorio, quali l'asbestosi, il carcinoma ed il mesotelioma pleurico, che, quando si manifesta, rappresenta purtroppo una condanna senza appello.
Sono migliaia i casi di lavoratori che hanno perso la speranza ed hanno rinunciato a rivendicare i propri diritti. Non va bene! Bisogna portare avanti una lotta collettiva contro la nocività del lavoro, contro il jobs act, contro la società capitalistica, per l'alternativa di classe.

Alternativa di Classe

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