Stato e istituzioni :: L'oppio dei popoli

Genitori e figli

(6 Giugno 2005)

Sabato 4 giugno 4.200 cittadini veronesi si sono recati a Roma per un’udienza privata con il Papa e le cronache ci hanno riportato, oltre che il Suo richiamo per "la tutela della famiglia, intima comunità di vita e d’amore…" la composizione del festoso gruppo di famiglie cattoliche, che ha accolto il Papa con uno sventolio di fazzoletti gialli e con la presenza di tanti tanti bambini, condotti dai genitori a quello che, evidentemente e in coscienza, consideravano un momento importante da vivere insieme, un’occasione di trasmissione dei valori in cui credono per sé e per i propri figli, un momento privilegiato dello stare insieme in una giornata festiva.

Lo stesso giorno almeno 40.000 cittadini di tutta Italia si sono recati a Milano per partecipare al Gay Pride e le cronache ci hanno riportato, oltre che la loro richiesta che anche nel nostro Paese venga introdotto il patto civile di solidarietà per la tutela delle coppie di fatto, la presenza di bambini, condotti dai genitori a quello che, evidentemente e in coscienza, consideravano un momento importante da vivere insieme, un’occasione di trasmissione dei valori in cui credono per sé e per i propri figli, un momento privilegiato dello stare insieme in una giornata festiva.

Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio dei diritti dei minori, avrebbe richiesto un intervento del Tribunale per i minorenni contro quei genitori e chiesto al Prefetto di non permettere mai più il verificarsi di simili situazioni, affermando, poi, che "i legislatori dovrebbero impedire il continuo perpetrarsi di strumentalizzazioni dei bambini in circostanze che nulla hanno a che vedere con i loro diritti".

"A quali genitori si riferisce? – ha chiesto la deputata Tiziana Valpiana, Capogruppo di Rifondazione Comunista nella Commissione Affari Sociali e nella Commissione bicamerale per l'Infanzia- Non posso concordare con alcuna ingerenza dello Stato nelle scelte personali e nelle vite intime dei cittadini, ma considero assolutamente inaccettabile che si usino due pesi e due misure e non si reputi invece diritto di ogni genitore stare con i propri figli nei luoghi che scelgono di frequentare in base ai propri convincimenti e alle proprie scelte personali. La gioia dei bambini di stare in un sabato soleggiato con i genitori che testimoniano i propri convincimenti era ben visibile sia nei sorrisi di quelli che sventolavano i loro fazzoletti in Vaticano, sia nei sorrisi di quelli a bordo del trenino elettrico che apriva il Gay Pride.

Senza che Stati, chiese o "grilli parlanti" di turno debbano indicare ai genitori quali siano le manifestazioni "moralmente corrette" cui partecipare e come trascorrere il tempo educante con i propri figli".

Verona, 5 giugno 2005

Tiziana Valpiana