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(17 Settembre 2016)
Una mattina come le altre, all'inizio di un turno, si muore, ancora, sul lavoro. Ancora all'Ilva di Taranto.
Giacomo aveva 24 anni, viveva a Roccaforzata, ed era addetto alle pulizie dei nastri e questa mattina è stato travolto da uno di questi. Lavorava come manovale per una ditta appaltatrice, la Steel Service.
Per l'ennesima volta la fabbrica ci consegna morte e disperazione.
Siamo stanchi di passare il tempo a contare le vittime, dirette ed indirette, del lassismo e della mancata messa in sicurezza.
Siamo stanchi di contare i morti di una fabbrica che per legge o decreto può fregarsene delle nostre vite.
Le responsabilità sono chiare ed inequivocabili. Il governo regala impunità e morte.
Oggi l'USB sarà impegnata, tutta, a Piacenza per ricordare Abdesselem El Danaf assassinato mentre protestava per la difesa della dignità lavorativa.
Oggi l'USB alla rabbia per la morte di Abdesselem, che lottava per la dignità e libertà per tutti noi, aggiungerà la rabbia per un altra vita spezzata dal mercato e dall'avidità, quella di Giacomo.
Noi non daremo tregua agli assassini ed ai loro mandanti.
L'USB c'è, a Piacenza, a Taranto, ovunque ci siano lotte per diritti, dignità e lavoro calpestati!
USB - ILVA Taranto
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