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(13 Settembre 2012) Enzo Apicella

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Tfr: non importa chi ti ruba il portafoglio, il problema e’ che te lo rubano!

(8 Luglio 2005)

Con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del Decreto sul passaggio del TFR ai Fondi Pensione, si è aperta una nuova sceneggiata sullo scippo del TFR.

I sindacati concertativi – CGIL, CISL, UIL accompagnate dall’UGL che tanto credito ulti-mamente ottiene sia dal governo che dalle altre confederazioni nonostante conti po-chissimo nel mondo del lavoro pubblico e privato – si sono scatenati contro il decreto.

Tale forte contrarietà non viene, come qualche ingenuo potrebbe credere, dal fatto che si sancisce lo scippo del TFR che passerà dalle tasche dei lavoratori a quelle dei finanzieri di ogni risma, ma dal fatto che i fondi chiusi, cioè quelli gestiti dai sindacati, vengono parificati a quelli gestiti dalle assicurazioni, dalle banche e ai piani individuali di previdenza.

APRITI CIELO!!

E già, il problema per i difensori dei diritti dei lavoratori è quello di non avere concorrenti nella gestione della gigantesca torta dei Fondi pensione, non quella di difendere i ri-sparmi dei lavoratori. E’ come se ci si preoccupasse di sapere chi ha rubato il portafo-glio e non del fatto che il portafoglio è stato comunque rubato!

Che il governo berlusconi avrebbe colto l’occasione dell’ennesima riforma previdenziale a danno dei lavoratori, per far fare qualche affare in più alle banche e alle assicurazioni – di cui è fervente sostenitore oltre che interessatissimo azionista – era chiaro da tempo e anche i bambini potevano immaginarlo. Cgil, Cisl e Uil no. Loro pensavano che il go-verno dei miliardari avrebbe fatto gestire loro le migliaia di miliardi di euro annui del TFR, perché di tanto si tratta, facendosi garbatamente indietro.

A Epifani, Pezzotta, Angeletti e ai loro accoliti dell’ultimora bisognerebbe far leggere la storia dell’apprendista stregone, forse ne trarrebbero qualche indicazione utile!

Ai lavoratori non resta che lottare ancora per impedire che gli venga sottratto il portafogli, non importa da chi, e di esprimere già dal primo gennaio 2006 il proprio incondizionato NO allo scippo del TFR.


Roma, 4 luglio ’05

Federazione nazionale RdB/CUB

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