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Congresso Cgil

Lettera aperta agli iscritti alla Cgil

(21 Agosto 2005)

Lettera aperta agli iscritti alla Cgil

e per competenza:

alla segreteria Cgil Nazionale
ai componenti il CD nazionale della Cgil
alla commissione statuto della Cgil


Siamo iscritti alla Cgil e stiamo seguendo le fasi di preparazione del prossimo congresso a cui parteciperemo portando il nostro contributo, anche critico se occorre, con la coscienza di essere parte di una organizzazione democratica che vede nel congresso il più alto momento di partecipazione democratica dei propri iscritti in merito alle scelte di politica sindacale ed alla verifica e formazione delle strutture dirigenti dell’organizzazione.

La ricchezza e l’importanza del congresso sta proprio nella libera e cosciente partecipazione di tutti gli iscritti a far si che la Cgil trovi, nel suo confronto interno, le proposte e gli indirizzi per una strategia adeguata ai bisogni che si vogliono rappresentare.

In questo, sappiamo, si confrontano diverse sensibilità che, in quanto portatrici di contributi e proposte differenti, troveranno giustamente nel percorso congressuale la verifica del loro consenso tra gli iscritti e la misura della loro rappresentatività.

Denunciamo però l’essersi determinata un’intesa precongressuale tra parti della maggioranza Cgil (diciamo così perché sappiamo che non tutta l’attuale maggioranza vi si riconosce) e l’area programmatica “Lavoro e società. Questa intesa precongressuale, denominata “documento di intenti tra i 12 segretari confederali nazionali” è stata allegata al regolamento congressuale e può essere così sintetizzata:

L’aggregazione "Lavoro e Società" aderisce al documento proposto dal Segretario Generale Epifani e quindi si impegna al proprio scioglimento come area programmatica congressuale per confluire nella nuova maggioranza.

Di contro, a favore di questa aggregazione, i segretari confederali nazionali (firmatari dell’intesa precongressuale) “impegnano i centri regolatori” a far si che a questa venga riconosciuta la stessa base congressuale e la stessa presenza nelle segreterie e negli organismi dirigenti in misura pari alla percentuale che aveva nel precedente congresso.


Ora ci domandiamo come possa essere considerata legittima una intesa di questo genere che predeterminando a priori i futuri equilibri nell’organizzazione, rende di fatto ininfluente il diritto degli iscritti ad esprimere nel percorso congressuale il proprio consenso a favore di questa o quella diversa sensibilità e proposta in campo, stridendo con lo stesso regolamento congressuale ed il nostro statuto che sanciscono il principio inviolabile che, nel congresso, ogni iscritto sia elettore ed eleggibile.

Nessuno, ovviamente, disconosce il diritto ad una sensibilità a concorrere nel corso del congresso a conquistare una sua rappresentatività degli organi dirigenti della Cgil, ma questo può e deve avvenire sulla base dell’effettivo consenso ottenuto dagli iscritti e non da accordi precongressuali. Per altro è lo stesso regolamento congressuale che si preoccupa di tutelare le diverse sensibilità presenti, introducendo la possibilità che queste si confrontino nel congresso sulla base di un loro documento e comunque con il diritto di concorrere con proprie liste, sostenute da almeno il 3% dei delegati al congresso, nella elezione dei gruppi dirigenti.

Inoltre, la maggioranza si impegna a riconoscere a “Lavoro e Società” (per altro in via di scioglimento, come prevede l’intesa) la stessa percentuale ottenuta nel precedente congresso, senza alcuna verifica sull’effettivo consenso che oggi questa aggregazione può vantare e dimostrare di possedere. Non può sfuggire infatti che, proprio sull’onda delle scelte fatte ultimamente da Lavoro e Società, gran parte della sua precedente base congressuale ha espresso critiche importanti, e che parte del suo precedente consenso si è andato ad ordinare su altre ipotesi programmatiche e di collocazione nel congresso, schierandosi, ad esempio, a sostegno delle tesi alternative presentate d Rinaldini (segretario generale Fiom), tesi su cui Lavoro e Società ha invece deciso di non confluire.

L’intesa precongressuale si prefigura quindi come un accordo che prescinde dalla effettiva e democratica verifica del consenso tra gli iscritti che le parti contraenti hanno invece già arbitrariamente concordato dandosi reciproco affidamento sul mantenimento delle stesse percentuali definite dal precedente congresso. Ciò condiziona a priori lo stesso esito congressuale confliggendo immediatamente con il regolamento congressuale e con la stessa "delibera regolamentare approvata dal CD nazionale della Cgil" che impone all'organizzazione di " .... evitare il riprodursi surrettizio della logica e della prassi delle correnti".

Come iscritti alla Cgil, rivendichiamo quindi la garanzia di un percorso congressuale aperto, democratico e trasparente, dove ognuno concorra con le proprie proposte, ed a parità di diritto con altri, a conquistare il consenso che misurerà la sua effettiva rappresentatività nell’organizzazione.

1. Ci rivolgiamo quindi a tuti gli iscritti alla Cgil perché si facciano parte di una posizione che affermi senza ombra di dubbio il rifiuto di ogni intesa precongressuale, esprimendo ciò anche nelle assemblee di base, chiedendo che la nostra organizzazione formi le proprie posizioni e le sue future strutture dirigenti sulla base del voto degli iscritti e non già sulla base di intese precongressuali.

2. Ci rivolgiamo alla segreteria Cgil Nazionale ed ai componenti il Comitato Direttivo nazionale perché dichiarino nullo “il documento di intenti firmato dai 12 segretari confederali nazionali) e perché questo venga abrogato dal testo del regolamento congressuale, riconsegnando a questo il ruolo di unico e sovrano regolatore del percorso congressuale, liberando così i centri regolatori da ogni richiamo al rispetto di quell’intesa e permettendo che questi possano realizzare proposte sui nuovi gruppi dirigenti tenendo conto dell’effettivo andamento dei congressi di base, categoriali e confederali, e non già di impegni imposti loro da intese arbitrariamente siglate solo da alcune delle sensibilità che si confronteranno nel congresso.

3. Ci rivolgiamo ai componenti della Commissione Statuto perché intervengano a tutela degli iscritti a cui il nostro statuto riconosce il diritto di essere tutti elettori ed eleggibili, senza ostacolo alcuno ed a parità di condizioni, ripristinando le regole democratiche che permettono ad ognuno di pesare, nelle scelte e nella formazione degli assetti della Cgil in funzione del reale consenso che, nel corso del congresso, gli iscritti esprimeranno.

2 agosto 2005


Prime adesioni al 15 agosto 2005


01. Airoldi Bernardo – FIOM Milano
02. Bardella Umberto – SPI Torino
03. Bazzoni Francesco – FIOM Toscana
04. Bellavita Sergio - FIOM E. Romagna
05. Benazzi Carlo – FLC Milano
06. Benedetto Ferruccio – CGIL Bologna
07. Bernardeschi Marco – FIOM Lucca
08. Boni Edoardo – FILCEM Torino
09. Bortolozzo Gino – FILTEA Veneto
10. Bricchi Giovanni – FP Lodi
11. Brunelli Stefano – FILCEM Torino
12. Capizzi Lorenzo – FILCAMS Lombardia
13. Carelli Carlo - FILCEM Lodi
14. Cimarelli Sara – FISAC Milano
15. Cirri Giovanni – FILT Genova
16. Coccoli G. Franco – FIOM Padova
17. Conedera Silvana – FLC Milano
18. Conti Marco - FILCEM Monza
19. Corestini Francesco – FP Monza
20. Corsi Michele – FLC Milano
21. Cortella Silvia – FILCEM Vicenza
22. Cortellessa Giovanni – FP Lombardia
23. De Angelis Leonardo – FILCAMS Roma
24. De Simone Teodoro – FILCEM Brindisi
25. Di Cola Tommaso – FILCEM Brindisi
26. Di Giacomi Giona – FLC Rimini
27. Dinelli Luca – FIOM Lucca
28. Fantozzi Franco – FILT Lucca
29. Ferraro Giuseppe – FILCEM Brindisi
30. Filippi Edoardo – FIOM Lucca
31. Fornalo Antonio – FILT Milano
32. Frusone Fabio – FILCEM Latina
33. Gargasole Andrea – FILCEM Brindisi
34. Gianasso Franco – FLC Sondrio
35. Gianni Mello – FILCEM Piemonte
36. Gianpaolo Giuliano – FIOM Gorizia
37. Giulitti Samira – FISAC Milano
38. Giunta Michele – FIOM Lucca
39. Grassi Paolo – NIDIL Milano
40. Grioni Maria Teresa – FLAI Milano
41. Heatter Sveva – FIOM Nazionale
42. Iavazzi Mario – CGIL Bologna
43. Iozzi Carlo – FIOM Lucca
44. Lania Giuseppe – FILCAMS Milano
45. Larghi Alberto – FIOM Milano
46. Lissoni Davide – FIOM Monza
47. Longo Giuseppe – FILCEM Brindisi
48. Maggio Domenico – FILCEM Milano
49. Mannocci Silvia – FIOM Lucca
50. Marchich marco – FILCEM Brindisi
51. Mariani Simone – FIOM Lucca
52. Massimo Braschi – FILCEM Torino
53. Mazza Piero - SPI Lodi
54. Merlino Antonio – FILT Genova
55. Miccolis Danilo – FILCEM Brindisi
56. Michelino Antonio - FP Milano
57. Monetti Giuseppe – FILCEM Brindisi
58. Montanaro Maria Chiara – FP Lazio
59. Morosso Silvino – FNLE Valle D’Aosta
60. Nodemi Alessandro – FILCEM Lombardia
61. Pedone Gianluca – FILCEM Brindisi
62. Pistonesi Gianni – FIOM Parma
63. Pozzi Angelo – FISAC Milano
64. Raffone Carlo – FP La Spezia
65. Ragonesi Vincenzo – FILT Messina
66. Re Garbagnati Laura - FILCEM Lombardia
67. Renne Fabio – FILCEM Brindisi
68. Rignani Salvatore – FILCEM Brindisi
69. Rinaldini Florinda - NIDIL E. Romagna
70. Russo Raffaele – FILCEM Brindisi
71. Santi Roberto – FILCAMS E. Romagna
72. Savoia Carmelo – FILCEM Brindisi
73. Schettini Marco – FP Roma
74. Simi Stefano – FIOM Lucca
75. Stefanini Angelo – FP Livorno
76. Stoppini Giuseppe – FILCEM Lodi
77. Toffanello Enrico - SLC Veneto
78. Tonon Franco - FILCEM Lodi
79. Vecchione Massimo - FP Piemonte
80. Vicini Eugenio - FP Lodi
81. Volante Davide – FP Milano
82. Zanni Alessandro – FIOM Lucca
83. Zasso Achille - FP Milano
84. Zippo Enrico – FILCEM Brindisi
85. Zorati Paolo – SPI Belluno




Nota organizzativa

A quanti si riconoscono in questa posizione chiediamo:

Di mandare la loro adesione scrivendo ad alma@pmp.it indicando oltre al nominativo, la categoria sindacale di iscrizione, il territorio, il luogo di lavoro.

Di dare massima divulgazione di questa lettera agli iscritti nel proprio luogo di lavoro e di raccoglierne le adesioni, mandando i dati (come sopra) degli iscritti sempre ad alma@pmp.it

La raccolta delle firme di adesione continuerà fino all'avvio delle assemblee di base, ma chiediamo a tutti il massimo sforzo, nonostante il periodo feriale, per raccoglierne quanto già possibile fin da ora e fino ai primi di settembre, poichè riteniamo importante presentare questa lettera con le prime firme già nel direttivo Cgil nazionale convocato il prossimo 5 settembre.

Le firme via via pervenute saranno pubblicate con aggiornamenti settimanali sul sito www.ecn.org/coord.rsu/

Con l'avvio delle assemblee di base, e forti delle adesioni già raccolte, il contenuto di questa lettera verrà trasformato in proposta di "ordine del giorno" da far votare agli iscritti e da portare a tutti i livelli del dibattito congressuale.

Fonte

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