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(13 Marzo 2019)
Il personale delle portinerie e servizi ausiliari dell’Università ROMA TRE che ha aderito allo sciopero generale dell’8 marzo, è stato sostituito dalla soc. coop. COOPSERVICE aderente alla CNS con altri dipendenti violando così il diritto di sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori (art. 40 della nostra vigente Costituzione).
Un fatto gravissimo di per se, visto che la proclamazione di sciopero generale e la comunicazione fatta dall’USI vedeva tra le priorità delle rivendicazioni, la lotta contro le violenze e le discriminazioni alle donne.
Non è la prima volta che in occasione di uno sciopero le cooperative utilizzino altro personale o precari per coprire i lavoratori in sciopero. Diversi servizi di questo appalto non sono qualificabili come “servizi pubblici essenziali”. Coopservice se fossero stati corretti, avrebbero avuto l’obbligo 5 giorni prima dello sciopero, di predisporre l’elenco del personale comandato per garantire i servizi essenziali, con il diritto di chi fosse stato inserito di dichiararsi aderente allo sciopero con la sostituzione con dipendente in organico non scioperante (Legge 146/90 e 83/2000).
Nulla di tutto questo è stato attivato, a differenza di tanti altri.
Una Cooperativa Nazionale che non rispetta il diritto costituzionale dei propri dipendenti a scioperare, ci lascia perplessi come possa gestire per questo appalto, il piano di ristrutturazione concordato tra CNS e ROMA TRE, con tutti i diritti e la parità di trattamento del personale utilizzato. Né è possibile ipotizzare che clausole mal scritte nel capitolato di appalto abbiano la legittimità e l’effettività di derogare la COSTITUZIONE REPUBBLICANA e ANTIFASCISTA, lo STATUTO DEI LAVORATORI (art. 15 L. 300/70) e le pur restrittive leggi che disciplinano il diritto di sciopero.
SEGRETERIA USI-CTS e RSA appalto portinerie e servizi ausiliari ROMA 3
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