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(30 Ottobre 2005)
La giunta regionale ha varato una serie di delibere che impongono tagli impossibili alle Aziende Ulss pena la riduzione dei servizi e l’allungamento delle liste d’attesa.
L’Assessore regionale alla Sanità, dopo aver girato il Veneto promettendo miglioramenti e interventi economici e strutturali agli ospedali, oggi propone, oltre ai piani di rientro che altro non sono che tagli ai bilanci, un’ulteriore manovra straordinaria che prevede il blocco delle assunzioni di infermieri e medici, la sospensione degli acquisti di macchinari, riduzione di ricoveri, visite specialistiche.
Tutto questo in una situazione che vede già le strutture ospedaliere in carenza di personale, i letti nei corridoi e i reparti accorpati.
Tutto questo mentre è in arrivo l’influenza stagionale che vedrà situazioni di emergenza che saranno pagate soprattutto dagli anziani e dalla popolazione che presenta già patologie gravi. Dove sono i progetti per tagliare le liste d’attesa e permettere ai cittadini gli esami nei tempi giusti?
Dove sono le promesse di soldi per le strutture ospedaliere? L’Ospedale di Chioggia vedrà ancora i soldi promessi visto che è stato definito dall’Assessore come il peggior ospedale del Veneto?
E’ questa la politica sanitaria che la Giunta regionale e l’Assessore hanno in mente. E’ questo che riservano ai cittadini del Veneto. Se ci saranno situazioni di emergenza e danni ai cittadini la responsabilità sarà tutta loro.
Se è la finanziaria del Governo Berlusconi che provoca questi ulteriori tagli non garantendo le risorse del Fondo nazionale allora la Giunta e l’Assessore lo dicano chiaramente facendo azioni decise , un Assessore può anche dimettersi se non è in grado di garantire una adeguata politica sanitaria nella propria regione.
Gemma Lunian - Resp. Sanità PRC Veneto
Pietrangelo Pettenò - Consigliere regione PRC Veneto
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