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Smantelliamo le basi militari e gli arsenali nucleari in Italia

Incontro nazionale a Roma il 17 novembre Palazzo Marini, via del Pozzetto 158, ore16.00

(1 Novembre 2005)

Carissime e carissimi,
in tutta Italia i comandi militari USA e NATO stanno procedendo all’allargamento delle basi militari sottoponendo il territorio ad una ulteriore militarizzazione. Alcune di queste basi ospitano armi nucleari, in altre attraccano unità navali a propulsione nucleare. In molte realtà locali sta crescendo la preoccupazione e l’insofferenza per la presenza di queste strutture militari rese operative o installate in base a protocolli segreti di cui il Parlamento o le comunità locali non sanno nulla.

Giovedì 17 novembre, presso la Sala delle Colonne della Camera dei deputati, a Palazzo Marini, Via del Pozzetto 158, saranno presentati due progetti di legge a firma del deputato dei Verdi Mauro Bulgarelli. Il primo (Pdl n. 5971) riguarda l’indizione di un referendum consultivo sullo smantellamento degli armamenti nucleari presenti sul territorio nazionale, teso a dare ai cittadini la possibilità di esprimersi sull’opportunità di mantenere negli insediamenti militari italiani e stranieri, nonché nei poligoni di tiro, a costi elevatissimi per l’intera collettività, dispositivi nucleari che comportano, per tipologia e caratteristiche intrinseche, un elevato rischio per la popolazione, sia sotto il profilo ambientale che sotto il profilo sanitario. Il secondo (Pdl n.6100), propone la desecretazione automatica di tutti i documenti coperti da segreto di stato la cui stipula risalga ad oltre 25 anni fa. Nel nostro paese, infatti, poco o nulla si è fatto per garantire che i cittadini potessero avere accesso reale alle informazioni, in particolare a quelle che riguardano i rapporti e i patti di collaborazione stipulati negli anni dal Governo italiano con altre nazioni o organismi sovranazionali e a quelle inerenti le attività dei servizi di sicurezza. La nostra storia recente dimostra che, proprio riguardo a questi ultimi due temi, l’apposizione sistematica del segreto di Stato ha inciso negativamente sia sui rapporti tra l’opinione pubblica e l’esecutivo – come dimostra la crescente ostilità di quelle popolazioni costrette a convivere sul proprio territorio con basi militari straniere insediate grazie a patti bilaterali segreti - sia sull’accertamento della verità riguardo a una serie di tragici avvenimenti che sconvolsero la vita del Paese negli anni settanta e ottanta del secolo scorso, durante il periodo della cosiddetta « strategia della tensione », e di cui ancora nulla si conosce per quanto concerne le responsabilità e i ruoli ricoperti da apparati dello Stato in seno alle trame eversive che segnarono quegli anni.

Il Comitato nazionale per il ritiro dei militari dall’Iraq da tempo è impegnato affinché lo smantellamento delle basi militari e delle armi nucleari diventi un punto centrale nell’iniziativa del movimento contro la guerra. Con questo obiettivo invitiamo tutte le realtà a partecipare attivamente all’incontro del 17 novembre per discutere come gestire questi due progetti di legge sia a livello nazionale che nei territori.

N.B: è necessario l’accredito e la giacca. Chi vuole partecipare all’incontro deve far pervenire nome e cognome entro il 14 novembre a: viadalliraqora@libero.it; agorapi@officinaweb.it; bulgarelli_m@camera.it oppure telefonare e lasciare nome e cognome a 06-67608786

Comitato nazionale per il ritiro dei militari dall’Iraq
viadalliraqora@libero.it

Fonte

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