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(2 Maggio 2012) Enzo Apicella
A Torino contestato Piero Fassino al corteo del primo maggio. La polizia interviene con una carica pesante e immotivata.

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CONTRO LA GUERRA E LA REPRESSIONE

(25 Febbraio 2024)

Volantino in distribuzione

cariche polizia pisa

La mattina del 23 Febbraio la Polizia ha caricato pesantemente e con violenza a Pisa e a Firenze cortei di studenti inermi e minorenni, provocando diversi ferimenti e contusioni. Le manifestazioni erano contro il genocidio in atto a Gaza, e, in definitiva, contro la guerra. Che non si tratti di iniziative locali lo dimostra il fatto che anche in precedenti occasioni, relative a cortei di massa contro quanto sta avvenendo a Gaza, si sono verificati fatti del genere, anche se questa volta l'accanimento contro ragazzi inermi ha indotto reazioni più ferme e generali.
Il Governo Meloni, in coerenza con le proprie scelte guerrafondaie, ha dimostrato più volte di non tollerare dissensi, e, in questo caso, un deputato pisano della Lega di Salvini ha addirittura rilasciato dichiarazioni di plauso al grave operato delle forze dell'ordine (borghese)!... Il giusto disgusto verso simili comportamenti non deve appannare i termini di una analisi lucida di quanto sta avvenendo.
Lo scontro tra imperialismi, che si sta trasferendo sempre più sul piano militare, obbliga questo governo a difendere anche con la violenza le proprie scelte di schieramento a livello internazionale. Non si tratta semplicemente della tradizionale vocazione alla violenza fascista!... La forza con cui il Governo Meloni difende la politica di Israele deriva poi, ad esempio, dalla convenzione firmata con esso il 29 Ottobre '23, in piena “crisi energetica”, sullo sfruttamento da parte di ENI di un lauto giacimento di gas presente sul mare antistante Gaza.
E già appare intollerabile agli occhi dei governanti italiani l'opposizione alla guerra, che oggi si sta esprimendo, sull'onda dell'emotività, solo per chiedere ai protagonisti degli scontri militari un “cessate il fuoco”, peraltro urgente per le vittime proletarie che i conflitti stanno producendo. Tanto più ora, che la Presidente del Consiglio vuole mostrarsi come la più solerte partner occidentale degli USA.
La repressione non sta colpendo solo gli studenti, ma anche gli operai, ogni volta che provano a difendersi dalla tracotanza padronale sui posti di lavoro. Un Paese che, come il resto di Europa, si sta preparando a scontri militari, come sta avvenendo con la missione Aspides nel Mar Rosso, richiede sempre più disciplina e allineamento al suo interno, e la repressione si spiega così. Il Governo, con le buone o con le cattive, ci vuole tutti compatti contro il nemico! E, secondo loro, la guerra è una eventualità normale, cui bisogna essere preparati...
Certo, né Hamas, con i suoi gruppi satelliti (che pure qualcuno definisce “Resistenza palestinese”), né, tantomeno, l'imperialismo russo, sono nostri amici; ma i proletari di Gaza, votati al massacro, e i proletari russi, decimati in guerra, lo sono certamente, come lo sono i fratelli di classe di tutto il mondo. Il nemico, come nel resto del mondo, è in casa nostra!
La repressione non deve farci indietreggiare di un millimetro, ma anzi dobbiamo rivendicare migliori condizioni di vita, di lavoro, di studio, La lotta va ripresa con forza, come l'unità fra operai e studenti; non ci sono scorciatoie, né istituzionali, né elettoraliste.

Alternativa di Classe

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