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Il piatto della bilancia

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Politikamente Skorretto

(14 Marzo 2006)

E' accaduto proprio nei giorni della campagna elettorale più malsana e stomachevole di questa inutile e anti-costituzionale seconda repubblica.
Quella che fa preferire la lontananza dalla televisione anche ad un fazioso militante comunista come me.
Mi si permetta: per una questione di buon gusto e per rispetto verso la mia salute.
La puntata di Matrix tra Berlusconi vs. Diliberto sembrava un incontro di kick-boxing.
Due pesi piuma del campionato thailandese che si trovano a duellare in uno studio di "Ok il prezzo e giusto" con la platea di tifosi a urlare ed applaudire.
E un Iva Zanicchi-Mentana nella veste di arbitro, anchor- man, giornalista "innovativo".
Come "fanno in America".
Il personalismo e l'autoreferenzialità, sottoprodotti della cultura yankee hanno preso il sopravvento anche nel "vecchio continente".
E noi la rielaboriamo in tutto il nostro provincialismo decadente sotto-imperialista.
La politica non è questa e bisogna cambiare fortemente registro.
Domenica nella trasmissione ''Mezz'ora'' , che va in onda sulla Rai 3 "normalizzata" (son lontani i tempi di TeleKabul), la giornalista imparziale, terzista, pluralista, al di sopra delle parti, obiettiva, "cerchiobbottista", "paolomielista" Lucia Annunziata è stata vittima della stessa strategia politico-giornalistica che per anni ha professato, con discreto successo nel suo mondo devo dire, e che l'ha portata a conquistarsi la presidenza della Rai con voti "trasversali"dalla sinistra moralista-giustizialista alla destra affarista.
Credo stia qui la spiegazione del trappolone di domenica.
Berlusconi, ancora non lo si vuole capire, è un maestro nel comunicare la sua flagellazione mediatica, politica, giudiziaria.
Sul suo vittimismo ci ha costruito un impero mediatico e politico e un consenso di massa che ha sostituito quello dei partiti a base popolare e quindi realmente democratico (Pci e Dc).
Domenica il trappolone non gli è stato teso dall'Annunziata con le sue domande "scomode" (in altri paesi, compresi nei puritani U.s.a., sarebbero lecite e doverose almeno quanto lo stipendio che ogni giornalista ritira in banca alla fine del mese).
Ma l'ha teso lui all'Annunziata e la cosa ha un peso lievemente diverso.
Tanto per iniziare proprio elettoralisticamente in termini di consenso, in soldoni : Voti!!! Già questo errore lo si fece nel 2001 con enormi responsabilità politiche mai ammesse e autocritiche mai fatte.
Si sa, il nostro anti-berlusconismo viscerale ci acceca gli occhi e annulla la critica e il conseguente giudizio, basilare per stendere linee e strategie politiche.
Oggi evidentemente no.
Non sono un estimatore della Sabina Guzzanti, ammiro per spessore satirico più il fratello Corrado, lui lancia si delle bordate alla Gigi Riva al sistema.
Lei la colloco in quel filone giustizialista, perbenista, piccolo-borghese che è stata la stagione del cofferatismo, del massimalismo-minimalista girotondista che oggi acriticamente dopo i "moti di piazza" torna a cuccia più silente che mai.
Sistemica al riformismo.
Roba da riviste come Micromega o Limes, robaccia che ha prodotto solo danni a questa sinistra e la inchioda alla sua dimensione salottiera o da antico cafè radical-chic.
Il mio è un giudizio simil-dalemiano mettiamolo così e se il baffetto ogni tanto ci azzecca perchè non dirlo d'altronde proviene da una grande scuola.
Però la Guzzanti a tratti, egoisticamente sia chiaro, ci ha visto giusto.
Egoisticamente perchè la Rai, si sa, riflette il malcostume di questo paese, la consorteria, la raccomandazione, il "calcioinculismo" e non credo che la Guzzanti ne sia immune nè più nè meno dell'Annunziata.
Solo che una si auto-colloca nella tv con l'isteria alla Flores D'Arcais, l'altra con la moderazione da giornalista che "ha studiato in America" e alla Stampa da Sergio Romano e con l'alito della Fiat sul collo.
L' Annunziata per un certo periodo è stata vittima degli insulti della prima perchè in quanto presidentessa della Rai e quindi "al di sopra delle parti" è stata responsabile della censura preventiva della trasmissione "Raiot" come ampiamente documenta la stessa Guzzanti in "Viva Zapatero".
E' ormai evidente che certo giornalismo si riscopre "militante" sotto elezioni quando ci si deve accreditare per nuove collocazioni e rispolvera questioni morali più o meno sentite.
Forse è proprio una questione di sotto-cultura cattolica e trasformista che questo paese di preti e seminaristi non perderà mai, anche e soprattutto a sinistra, forse è il momento di farsi un esame di coscienza collettivo ( senza i Fagioli per favore) e riscoprire quali sono i bisogni reali del paese.
Mentre si continua a discutere, dal 1990-91, di contenitori, forme, scatole e scatoloni televisivi le condizioni materiali dei lavoratori stanno drasticamente peggiorando.
Nessuno parla più di blocchi sociali ma solo di utenti televisivi e consumatori (anche in termini di stupefacenti!!!) uniformando la società in tutta la sua complessità e stratificazione in classi secondo parametri omogeneizzanti e uniformanti totalmente capitalistici.
Forse è per questo che occorre innalzare la bandiera del Socialismo sempre più in alto anche in fase di apatia e decadenza per un sinistra che volutamente ha perso la bussola e il rapporto con il suo blocco socialenaturale : i lavoratori, il proletariato, i settori progressisti della società.
Sin quando il ragionamento, la critica verranno considerati con intolleranza e fastidio dei puri giochi di autolesionismo e non il motore della politica allora bene, continuiamo di questo passo.
Ma ricordiamoci che la "GGGente", termine idiota e spocchioso con il quale certa Sinistra ama riferirsi avendo letto e capito molto poco di Gramsci, non è stupida.
E ricordiamoci che la GGGente l' alternanza ( il nobile termine alternativa lasciamolo da una parte per pudore) al governo Berlusconi la cerca proprio a partire dalle parole e dai discorsi che gli vengon fatti.
Non capirlo significa relegarsi ad una dimensione puramente immaginaria e ad una realtà di sconfitte (quali sono quelle dal 1990 ad oggi, scioglimento del Pci compreso) che denotano solo pochezza e mediocrità politica.

A.L. coordinamento gc federaz. Cagliari

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