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Dante De Angelis Signor Presidente, intervenga

(6 Aprile 2006)

Caro direttore, ci piacerebbe che “Liberazione” pubblicasse questa nostro lettera aperta al Presidente della Repubblica, perché intervenga in favore del ferroviere Dante De Angelis. «Egregio Signor Presidente, siamo preoccupati per il licenziamento del nostro “collega” Dante De Angelis, macchinista delle Ferrovie dello Stato. Noi non siamo ferrovieri, ma è ugualmente un collega perché condividiamo lo stesso ruolo sindacale, siamo Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.

Come tali sappiamo che è veramente duro sostenere questo ruolo e far applicare la legge sulla sicurezza dai datori di lavoro. Siamo un Paese dove purtroppo la cultura della sicurezza nel mondo del lavoro stenta a crescere nonostante l’impegno di sindacati, Asl, regioni, eccetera. Tutti i giorni quattro-cinque lavoratori perdono la vita per infortuni mortali che, sappiamo bene, in buona parte potremmo evitare se ci fosse più rispetto e più dignità nei confronti del lavoratore. I motivi sono abbastanza evidenti, troppi appalti incontrollati, troppo lavoro nero e inoltre c’è da scontrarsi con l’arroganza di certe aziende che, per ridurre i costi, mettono a rischio la sicurezza dei propri lavoratori.

Dante De Angelis ha difeso con i denti il ruolo di Rls, dietro il suo “no” ci sta tutta la preoccupazione dei colleghi macchinisti. Le Fs delegittimando Dante mandano un segnale forte anche agli altri macchinisti: «non dovete protestare». Ma tutti noi Rls ci sentiamo colpiti, come facciamo a portare avanti la grande novità della legge 626 che dà al lavoratore l’opportunità di essere rappresentato anche sul tema della sicurezza, se poi veniamo duramente osteggiati fino ad arrivare al licenziamento?

In questo caso siamo anche preoccupati come cittadini che usano quel mezzo straordinario che è il treno, consapevoli che un macchinista da solo, seppur bravo, può sempre commettere un errore. I sindacati stanno facendo di tutto per far riassumere Dante, a Lei chiediamo, anche come presidente del Csm, di interessarsi alla vicenda di Dante De Angelis.

Marco Bazzoni, Mauro Testi, Roberto Palla, Paolo Banchi Rappresentanti dei
lavoratori per la sicurezza (Liberazione 6 Aprile 2006)

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