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Praga. Il convitato di pietra

Praga. Il convitato di pietra

(8 Aprile 2010) Enzo Apicella
Usa e Russia discutono il nuovo Trattato Start. Delle armi nucleari di Israele, denunciate da Mordecai Vanunu, non si parla.

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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(No basi, no guerre)

Basta con i morti in Iraq, via le truppe subito

Chiudere Camp Darby riconvertendo la base ad uso civile e turistico. Condannare l'uso dell'aereoporto pisano per i voli segreti della Cia

(28 Aprile 2006)

L'abbiamo ripetuto senza sosta: l'unico modo per non avere più morti italiani a Nassirya e in Iraq era ed è il ritiro immediato e incondizionato delle truppe da quel martoriato paese.

La menzogna della "missione di pace" non può ingannare più nessuno: le truppe italiane sono, fin dall'inizio, pienamente coinvolte e corresponsabili di una guerra barbara che in tre anni ha fatto decine di migliaia di morti tra la popolazione civile irachena.

Comprendiamo pienamente il dolore delle famiglie dei militari uccisi ma non va dimenticato che esso è dello stesso peso di quello di tanta parte del popolo iracheno che ha avuto parenti ed amici uccisi spietatamente in questi anni dalle truppe occupanti, soprattutto da quelle statunitensi. Le morti in guerra sono tutte atroc i, non possiamo considerare pesante come macigno la morte di un italiano o di un "occidentale" e leggera come una piuma quella di centinaia di iracheni/e che ogni giorno vengono uccisi/e nel loro infelice paese.

Nessuna ipocrisia è concessa al nascente governo Prodi che, un minuto dopo la costituzione del nuovo esecutivo, deve rispettare la pressante richiesta della maggioranza del popolo italiano che da tre anni, inascoltato, esige con la massima forza il ritiro totale delle truppe italiane dall'Iraq. Ai consigli comunali e provinciali, chiediamo di prendere posizione contro l'uso dell'areoporto di Pisa per i voti segreti organizzati dalla Cia e per la chiusura della base militare di camp darby (un supporto logictico straordinario per le guerre Usa) che rappresenta una tacita ma pericolosa minaccia per i nostri territori

Confederazione COBAS Pisa

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