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Pro memoria per Monti

Pro memoria per Monti

(5 Dicembre 2011) Enzo Apicella
Il governo Monti propone la sua ricetta contro la crisi. Nessun taglio alle spese militari

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(Flessibili, precari, esternalizzati)

I Maggio a Napoli

(2 Maggio 2006)

1 MAGGIO FESTA DEI LAVORATORI

La giornata del MayDay più che una festa dei lavoratori e’ stata la festa del precariato.
Napoli ha visto sfilare per la città un fiume di persone, giovani, lavoratori, precari, centri sociali, movimenti di base, migliaia di uomini e donne che manifestavano insieme per rivendicare un mondo di pace, più solidarietà tra i popoli un lavoro vero non precario.
Una manifestazione all’insegna dell’unità tra i lavoratori e giovani che hanno sfilato per la città in modo dignitoso e civile, anche se la presenza delle forze dell’ordine “stranamente” era pressoché inesistente e il servizio d’ordine è stato autorganizzato, quasi come se qualcuno sperasse che ci fossero incidenti per poter criminalizzare i manifestanti.

Gli organizzatori hanno scelto di aprire il corteo con i precari, seguito dagli studenti e dagli extracomunitari, i lavoratori con le organizzazioni sindacali di base, la CUB che raggruppava con la RDB la parte più consistente, concludendo il corteo con lo striscione (dell’ultima nata in Fiat a Melfi) della CUB FLMU di Fiat Sata e indotto di Melfi.

Il 1° Maggio nasce come momento di lotta internazionale di tutti i lavoratori, senza barriere geografiche, né tanto meno sociali, per affermare i propri diritti, per raggiungere obiettivi, per migliorare la propria condizione.

"Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire" fu la parola d’ordine, coniata in Australia nel 1855, e condivisa da gran parte del movimento sindacale organizzato del primo Novecento.

Oggi è rimasto solo uno slogan grazie a quelle organizzazioni che hanno accettato lo strumento della flessibilità dell’orario di lavoro.

La nota stonata è stata la totale mancanza delle forze politiche alla manifestazione, basti ricordare che appena un anno fa, alla stessa manifestazione migliaia di bandiere rosse della sinistra radicale sfilavano insieme ai movimenti, auspichiamo che tale decisione non sia dovuta al “nuovo governo” e alla volontà di abbandonare le piazze o perlomeno quelle antagoniste.

La CUB ritiene che non vi siano governi amici e che i governi vadano giudicati in base al loro operato.

Obbiettivo centrale deve essere l’abolizione del pacchetto Treu e la legge 30 sostituendoli con la centralità del rapporto di lavoro a tempo indeterminato e con la graduale trasformazione dei rapporti di lavoro precari in essere in rapporti di lavoro dipendente, considerando lavoratori autonomi solo i veri professionisti o imprenditori.

CUB FLMU Pomigliano

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