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The tea party

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(3 Novembre 2010) Enzo Apicella
Alle elezioni di mid-term americane vincono i repubblicani trascinati dal movimento ultraconservatore Tea-Party

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La campagna elettorale è finita, andate in pace!

Prodi parla all'Aula di un paese sereno. D'Alema mostra di gradire ed invita i figli della lupa a tavola. Aspettando il Tronchetto dai magistrati, poltrone moltiplicasi.

(19 Maggio 2006)

"Non ci sono nemici né dentro né fuori da quest'aula", afferma Prodi contraddicendo se stesso che vedeva fino al 10 aprile un paese spaccato: del resto non ne avevamo dubbi se la campagna elettorale te la finanzia anche uno come Tripi, affamatore di precari Atesia.
Nello stanco discorso del Presidente riecheggia l’eco della sacralità delle Istituzioni nel passaggio sul ritiro delle truppe dall’Iraq, dove si ricorda all’aula che alcuna divergenza persiste fra il programma dell’Unione e quello della Casa delle Amenità.

Lo stesso D’Alema ci tiene a rimarcare che ci rivediamo tutti fra cinque anni, offrendo al fascista Fini la presidenza della Commissione Affari Esteri: il figlio della lupa gli ha risposto che ci penserà, perchè la coerenza è anche di destra.

Intanto fra sottosegretari, ministri e sottoministri abbiamo sfondato quota 100 poltrone (esattamente, quota 101): siamo tornati ai bei banchetti democristiani di una volta, dove a magnare con i soldi del popolo erano un pò tutti, comprese lelle e palombelle.

Questo è un paese dove servono 4 sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, necessariamente 2 sottosgretari al Ministero dello Sport e Politiche Giovanili, di cui uno della Lega Lombarda sennò casca il governo, 2 viceministri agli Esteri aiutati da 4 sottosegretari, addirittura ce ne voglioni 5 per far tornare i conti al Ministero di Grazia e Giustizia (ma sappiamo quali siano i problemi di questo dicastero, in mano al sindaco di Ceppaloni, Mastella Clemente, giornalista professionista in aspettativa da 30 anni).

L’elenco potrebbe continuare ma rischierremmo di disperdere nell’aria quel profumo di serenità che già si sente nell’aria.

francesco fumarola

Commenti (1)

La CDL proroga i contratti . Mastella non ci apre neanche la porta .

Siamo un gruppo di lavoratori precari del ministero di Grazia e Giustizia , il nostro contratto di lavoro è ormai prossimo alla scadenza ( anzi in data 10 giugno 2006 sono già usciti dei lavoratori ),e il ministero guidato ora dal ministro Mastella cosa fà ? Non ci apre neanche la porta per poter discutere di un piccolo rinnovo che ci permetta di andare avanti fino a poter avere una stabilizzazione.E' questo il governo che prometteva di stabilizzare il precariato? No!
Almeno il governo precedente ci ha rinnovato il contratto per sette mesi in un batter d'occhio , grazie all'on. Vitali .
Ora però ci troviamo in una situazione alquanto sgradevole , noi che siamo stati prorogati, alla scadenza di questo contratto, grazie alle nuove regole dell'ufficio di collocamento, siamo stati cancellati dal presente ufficio dopo molti anni di iscrizione, perdendo cosi ogni speranza di lavoro.
Abbiamo fatto di tutto per poter rimanere al nostro posto, ma ci siamo sentiti rispondere (da questo governo) che non si può fare nulla.
La dott.sa Carolina Fontecchia direttore gen. del personale del Ministero della Giustizia è contraria a questo rinnovo , forse perchè i soldi che andrebbero a noi per far vivere discretamente i nostri figli, non permetterebbero più a lei di avere un autista personale che la porta al lavoro tutti i giorni?

(11 Giugno 2006)

I precari del Min.della Giustizia ?????

casorati@inwind.it

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