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Gugliotta

Si apre una finestra sui metodi della polizia italiana

(14 Maggio 2010) Enzo Apicella
I TG trasmettono l'intervista a Stefano Gugliotta, che porta i segni del pestaggio immotivato da parte della polizia

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18/3/2006: Col sangue agli occhi...

(18 Marzo 2006)

Esprimiamo la nostra completa ed incondizionata solidarietà agli antifascisti arrestati sabato 11 marzo a Milano durante la manifestazione che voleva impedire la sfilata neo-fascista della Fiamma Tricolore ed esigiamo la loro immediata scarcerazione. Lanciamo un appello a sostenere concretamente i compagni in carcere con invio di messaggi, cartoline, con raccolta di fondi per la difesa e ad aumentare le occasioni di mobilitazione per la loro liberazione come i presidi davanti alle carceri, la riuscita iniziativa degli studenti dell'istituto Tenca di Milano e le numerose iniziative che si sono svolte in altre città d'Italia.

Denunciamo il tentativo di chiudere gli spazi di agibilità politica ai compagni e, al contrario, quello di legittimare le concessioni a formazioni fasciste, con il preciso scopo di alimentare la mobilitazione reazionaria di massa funzionale al consenso della guerra imperialista in corso e allo sviluppo della guerra sul fronte interno per reprimere chiunque si opponga allo stato di cose presenti fuori dal controllo istituzionale. Questa è una sporca operazione bipartisan che gran parte dei partiti della sinistra istituzionale, fino ai loro sgherri dentro al movimento, sta avvallando da tempo.

In una città dove le violenze che arrivano fino all'omicidio contro gli immigrati sono all'ordine del giorno, dove gli sfratti e gli sgomberi sono l'unica risposta ai bisogni abitativi delle classi popolari, dove la precarietà lavorativa e l'emarginazione sociale accomuna sempre più fasce di proletari, scendere in piazza con il blocco reazionario, carico di simpatie fasciste, come nella fiaccolata di Corso Buenos Aires, è una precisa scelta di campo al fianco di una delle parti più schifose del blocco sociale dominante, significa dare copertura a operazioni gravide di conseguenze negative per coloro che lottano contro il fascismo, la guerra, il razzismo, e lo sciovinismo.

Le infauste avvisaglie del carattere profondamente anti-popolare e liberticida del futuro governo, qualunque esso sia, si stanno sempre più concretizzando.

In un momento in cui l'escalation militare imperialista in Medioriente contro le masse arabe, dal popolo iracheno a quello palestinese, libanese, siriano, come pure contro quello iraniano, si fa sempre più pressante e gravida di morte, non una parola viene spesa per denunciare l'unica violenza che deve essere combattuta: quella imperialista, repressiva e contro-rivoluzionaria, sia che si tratti degli eserciti occupanti sia delle non meno pericolose forze dell'ordine di casa nostra fino alle lame dei fascisti e alle pistole fumanti delle polizie private.

Pensiamo sia di vitale importanza quindi arginare la mobilitazione reazionaria e denunciare ogni connivenza con le forze che la promuovono atta a creare un clima "blindato" di criminalizzazione nei confronti della lotta di classe e dello sviluppo della solidarietà internazionalista e conquistare i necessari spazi di agibilità nella metropoli a fianco degli sfruttati.

Questo è l'unico modo per salvaguardare l'identità politica antifascista dei compagni incarcerati e per rompere l'isolamento in cui vorrebbero relegarli.

Vogliamo ricordare oggi, lottando, ciò che avvenne tre anni fa, quando i signori della guerra e i loro fedeli alleati di casa nostra hanno scatenato barbarie e morte contro popoli e compagni.

Lo ricordiamo con rabbia e determinazione per continuare nella mobilitazione a fianco della resistenza dei proletari di tutto il mondo, dalle periferie francesi all'Iraq, da Euskadi alla Palestina, dalla Colombia al Nepal...

Invitiamo con questi contenuti tutti i compagni a essere in piazza il 18 marzo a Milano di fronte al carcere di S.Vittore per la mobilitazione in ricordo di Dax contro il fascismo, la società carceraria e la guerra imperialista.

Marzo 2003

15 Marzo Palestina:l'esercito israeliano uccide una pacifista americana a nella striscia di Gaza, Rachel Corrie, 23 anni, si stava opponendo alle demolizioni di case palestinesi che avvengono sotto l'occupazione sionista, aveva scritto via mail: «Abbattono le case anche se si trova la gente dentro, non hanno rispetto di niente e di nessuno».

16 Marzo Milano:3 compagni vengono aggrediti dai fascisti. Uno dei tre, Dax, morirà, un altro è in gravi condizioni. I soccorsi tardano, la polizia "perde tempo" a proteggere i fascisti, poi si scatena con spranghe e mazze nelle corsie dell'ospedale contro i compagni accorsi a dare solidarietà e presidiare.

19 Marzo Iraq:inizia l'ennesima aggressione militare contro un paese stremato da 10 anni di embargo

Marzo 2006

1 Marzo Milano: Abdel Khalek Nakab, 37 anni e 45 chili di peso per un cancro alle ossa viene assassinato con un colpo alla testa da un vigilates.

11 Marzo Milano: viene permessa una sfliata fascista, la polizia carica i compagni e ferma 45 antifascisti.

14 Marzo Gerico:l'esercito israeliano assalta il carcere dove sono rinchiusi compagni del FPLP tra cui Sadat, segretario generale del Fronte. Morti e decine di feriti.

16 Marzo Parigi:212 arresti durante gli scontri nella protesta contro il Contratto di primo impiego di Villepin

16 Marzo Iraq: è in corso un bombardamento a tappeto, a nord di Baghdad e a Samarra: è il bombardamento più massiccio di questi tre anni. Sono entrati in azione 250 tra veivoli tattici, aerei ed elicotteri. Bombardamenti,città sotto assedio, tortura nelle carceri. Ecco cos'hanno portato gli esportatori di democrazia

"Dall'Iraq alla Palestina, con le masse arabe che resistono".
"Contro il fascismo qui e in Palestina Sadat libero, compagni liberi"
"Onore a Dax e a tutti i compagni caduti"


Mi, 16/3/2006

Il Coordinamento di Lotta per la Palestina

Fonte

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