">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Per i tre operai della Fiat

Per i tre operai della Fiat

(25 Agosto 2010) Enzo Apicella
Melfi. La Fiat licenzia tre operai, il giudice del lavoro li reintegra, la Fiat li invita a rimanere a casa!

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Licenziamenti politici)

Il tribunale di Nola accoglie il ricorso dello Slai Cobas

E condanna la Fiat e la Tnt per comportamento antisindacale ordinando alle aziende la reintegra dei licenziati nel loro posto di lavoro

(29 Maggio 2006)

…”Repubblica Italiana – In nome della legge comandiamo a tutti gli ufficiali giudiziari che ne siano richiesti ed a chiunque spetti di mettere ad esecuzione il presente titolo, al pubblico ministero di darvi assistenza e a tutti gli ufficiali della forza pubblica di concorrervi quando ne siano legalmente richiesti… Nola li 25 mag. 2006”: accogliendo il ricorso d’urgenza (presentato dagli avv. dello Slai Cobas Arcangelo Fele e Giuseppe Marziale “per la repressione di condotta antisindacale” ai sensi dell’art. 28 dello Statuto dei lavoratori), con ordinanza immediatamente esecutiva e “protetta” penalmente, depositata ieri mattina presso la cancelleria del Tribunale di Nola, la dott.ssa Paola Martorana, quale giudice del lavoro, ha censurato…” il carattere antisindacale dei licenziamenti intimati dalla Fiat Auto spa in danno di Domenico Mignano, Marco Cusano, Modestino Gambardella, Ciro D’Oria e Andrea Prete, e dalla spa TNT ARVIL spa in danno di Vittorio Granillo, Rosario Monda e Francesco Manna, e ordinand alle due aziende… “l’immediata sospensione degli effetti dei provvedimenti di licenziamento e la reintegra dei licenziati nel loro posto di lavoro.

Gli 8 licenziamenti sono avvenuti in conseguenza delle “infuocate” assemblee svolte in Fiat Alfa Romeo dove nel primo e secondo turno di lavoro circa 6.000 operai dell’Alfasud e delle collegate aziende terziarizzate (tra cui la TNT) contestarono a “muso duro” FIOM-FIM-UILM-FISMIC accusati di aver sottoscritto l’accordo-bidone dei metalmeccanici che scambiava risibili aumenti salariali col lavoro obbligatorio al sabato e le assunzioni alla catena di montaggio di giovani in apprendistato fino a 5 anni. Nelle assemblee volarono alcune uova e qualche leggera asta di plastica ed i sindacalisti confederali furono zittiti dai lavoratori infuriati che, dando una grossa lezione di Democrazia, svolsero pacificamente le assemblee approvando unanimi (a voto palese e per alzata di mano) la mozione di bocciatura dell’accordo presentata dalla Slai Cobas. Licenziamenti del tutto immotivati ed utili -oltre alle due aziende-solo a chi, come il segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini (e quello regionale Maurizio Mascoli), definirono lo Slai Cobas …”una squadraccia fascista” con la malcelata intenzione di coprire i paventati licenziamenti e tenere fuori dalla fabbrica lo Slai Cobas in occasione delle imminenti elezioni dei rappresentanti sindacali. Non è un caso che a giustificazione degli otto licenziamenti illeciti e politici le aziende hanno esibito al giudice le loro bugiarde dichiarazioni: questi uttini…”tacciono ed acconsentono”!

“Questa importante vittoria è stata resa possibile dalla straordinaria solidarietà degli 8.000 lavoratori dell’Alfa e delle terziarizzate, dai loro scioperi ancora in corso contro i licenziamenti politici e lo straordinario obbligatorio al sabato (domani il prossimo) e dalla solidarietà espressa dai lavoratori delle maggiori fabbriche d’Italia, e dall’ che non si rivede nella coalizione di centrosinistra al servizio dei poteri forti industriali e finanziari, nelle assemblee nazionali del 25 marzo a Napoli e del 13 maggio a Roma: OGGI LA FIAT ED I SUOI SINDACATI HANNO PERSO LA FACCIA E TUTTI I LAVORATORI ITALIANI SONO PIU’ FORTI”… dichiara Mara Malavenda, del coordinamento provinciale di Napoli di Slai Cobas…"adesso ci vuole una vera legge sulla rappresentanza sindacale dalla parte dei lavoratori (e non della combine-concertativa tra aziende e CGIL-CISL-UIL) e da subito saremo tutti al lavoro con assemblee nelle maggiori fabbriche Fiat da tenere fin dai prossimi giorni, per organizzare la manifestazione nazionale a Roma in autunno, decisa unitariamente con tutte le forze della sinistra di classe sociale, sindacale e politica, contro i licenziamenti, la precarizzazione in atto in tutto il mondo del lavoro, per i diritti sindacali ai lavoratori e non il monopolio della rappresentanza conferito dai padroni a CGIL-CISL-UIL con la stipula dei contratti-bidone, per forti aumenti salariali e contro il costituendo ‘regime di centrosinistra’ di Prodi, Montezemolo Bertinotti e Rinaldini”.

Pomigliano d’Arco, 26/5/2006

Slai Cobas Fiat Alfa Romeo e terziarizzate

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Notizie sullo stesso argomento

Ultime notizie del dossier «Licenziamenti politici»

Ultime notizie dell'autore «SLAI Cobas»

7840