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il pane e le rose

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Per la liberta' della Palestina - Contro l'impunita' di Israele

(7 Luglio 2006)

L'aggressione israeliana ai territori di Gaza sono l'ennesima prova di come Israele consideri inesistente l'autonomia politica del popolo palestinese, e continui a considerare quei territori "liberati" come un protettorato su cui esercitare un potere assoluto.

La situazione che si è determinata è nata dall'inasprirsi della tensione a seguito di stragi contro la popolazione civile palestinese che militari israeliani hanno provocato colpendo addirittura famiglie con bambini sulle spiagge.

Lo scontro politico interno alle fazioni palestinesi hanno poi offerto il pretesto agli israeliani per poter intervenire e chiarire chi comanda veramente.

L'operazione militare contro i territori di Gaza, scatenata dall'esercito di Israele, dopo il rapimento del caporale ad opera di un commando palestinese, ha come obiettivo principale quello di paralizzare l'economia palestinese, bloccare il rifornimento di generi di prima necessità e di medicinali, distruggere quella centrale elettrica dalla quale dipende l'erogazione di acqua ed elettricità per la popolazione. È un'operazione che vuole piegare la resistenza della popolazione palestinese con metodi feroci e criminali.

L'escalation militare dell'esercito di Israele ha messo in ginocchio il 50% della popolazione di Gaza: oltre 130mila civili da giorni sono senza acqua.

Il silenzio della comunità internazionale è assordante e la dice lunga sulla concezione di giustizia dominante: chi non è politicamente in linea con le scelte occidentali è comunque un nemico. L'attacco militare di Israele avviene con il sostegno degli Usa e con il preoccupante silenzio dell'Unione Europea e della stessa Italia. La politica del Governo di centro sinistra è in assoluta continuità con il precedente Governo di centro destra: si rinnovano i finanziamenti delle missioni militari all'Estero (con la "svoltina" del rientro dall'Iraq, ma non prima dell'autunno!), così come si continua a sostenere la politica di occupazione della Palestina da parte di Israele.

Anche la posizione di "equi-vicinanza" del governo italiano rispetto al popolo palestinese e allo Stato di Israele espressa dal ministro D'Alema è fortemente ambigua, in quanto ciò che non è riconosciuto al smomento sono i diritti del popolo palestinese ad avere un proprio Stato indipendente, non sottomesso all'arbitrio di Israele.

La politica di Israele continua a privilegiare le aggressioni alla popolazione civile dei campi profughi e allo stesso tempo mira alla completa delegittimazione politica dell'Autonomia Palestinese, come dimostrano gli attentati terroristici mirati contro ministri e leader politici palestinesi che non sono mai condannati dalle autorità internazionali.

· Solidarietà al popolo palestinese e sostegno alla resistenza contro l'aggressione israeliana

· Condanna da parte del Governo Italiano e dei partiti dell'Unione dell'aggressione militare israeliana alla striscia di Gaza e ai campi profughi

· Sostegno economico alla società Palestinese ridotta alla fame senza più né acqua né elettricità

Associazione Comunista IL PIANETA FUTURO

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