Capitale, ambiente e salute :: Il saccheggio del territorio

Vigonza (PD): Bandiere rosse sulla pista di kart

da un articolo de "Il Gazzettino" del 6-10-02

(6 Ottobre 2002)

Resa pubblica una lettera in cui vengono esposte alcune idee possibiliste sulla realizzazione

Ivo Righetto (Margherita) deve fare scudo contro gli strali lanciati da Carlo Croce (Rifondazione)

accusato di intrattenere rapporti "cordiali" con l'imprenditore Giorgio Maschio titolare dell'area dove dovrebbe sorgere il tanto discusso kartodromo di Prati. Ivo Righetto, capogruppo della Margherita, deve fare ora scudo contro i velenosi strali che provengono da sinistra. A lanciarli è il leader di Rifondazione , Carlo Croce. Che ha reso pubblica a tutti i consiglieri una missiva inviata dallo stesso Righetto, mesi fa. Nella quale l'esponente di maggioranza avanzava alcune idee "possibiliste" riguardo alla realizzazione della pista. Un contributo -aveva specificato Righetto- proprio di chi non teme un confronto pubblico nè di avanzare voci fuori dal coro. La lettera aveva carattere riservato e personale. Eppure Croce l'ha messa in piazza. "Ho sostenuto questa maggioranza -ha spiegato il leader comunista- per la sua intransigenza nei confronti dell'impianto. E ora mi vedo recapitare una lettera redetta su carta intestata della Margherita. Dove, non senza ironia, mi si invita a "riflettere" sul caso. Chiedo allora se la voce di Righetto sia un caso isolato. O la maggioranza abbia mutato idea. Se fosse così tutti i cittadini debbono saperlo".

Croce rimprovera a Righetto di dimenticare l'esistenza di tre ricorsi contro l'impianto. Presentati dai comuni di Strà, di Fiesso e dal Wwf. Ma quali sono i concetti esposti da Righetto che così tanto hanno turbato Rifondazione ? Essenzialmente tre. Primo: accanto al kartodromo anni fa è stato disposto il trasferimento di un allevamento di conigli. Ma nessuno si è preoccupato della salvaguardia del verde e del paesaggio. Secondo: se il problema creato dai kart è la qualità dell'aria, allora si dovrebbe chiudere la vicina autostrada. Terzo: anche se l'imprenditore dovesse convertire l'area in un centro ippico o tennistico, il traffico nella zona ci sarebbe comunque. Risultato? Se la proprietà insistesse nel progetto ed il Comune replicasse con un solo "no", l'opposizione si dovrebbe motivare. Con quali ragioni?

"Mi stupisce -ha anche precisato il capogruppo della Margherita- che Croce non mi abbia contattato direttamente anzichè rendere pubblica la lettera. Io voglio solo che sul progetto si discuta senza pregiudizi. E se alla fine la linea dell'amministrazione e della maggioranza che la sostiene sarà quella di sbarrare la strada all'impianto, mi adeguerò".

Lucio Piva