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Lecce: dissenso vietato

(18 Settembre 2006)

Il Movimento per il Partito Comunista dei Lavoratori di Lecce denuncia i gravi episodi verificatisi tra ieri ed oggi, e che hanno visto protagonisti alcuni nostri compagni che avevano solo deciso di manifestare il dissenso del Movimento verso tutte le guerre imperialiste, sventolando le nostre bandiere e srotolando uno striscione, stamani a Lecce, in occasione della visita del Presidente Napolitano, rimanendo comunque fuori e a debita distanza dal bunker in cui era stata calata la città, per motivi di "sicurezza".

Questi i fatti.

Tutto è cominciato subito dopo il rifiuto da parte di alcuni funzionari della Questura di autorizzare una nostra presenza con striscioni e bandiere, perchè, a loro dire, avremmo rischiato di trasgredire un fantomatico articolo 18 o roba del genere, e quindi in tal caso sarebbero dovuti intervenire. Naturalmente ho insistito, pensando di essere ancora in un Paese libero, dicendo loro che in ogni caso si tratterebbe di alcuni compagni che avrebbero solo sventolato le bandiere e lo striscione contro le guerre, nulla di offensivo verso il Presidente o altro. Niente da fare. Motivi di "sicurezza". E' un brutto periodo.

Uscito dalla Questura dopo aver lasciato i miei dati al funzionario, e convinto di non aver commesso nessun reato e di essere ancora una persona libera, sono rientrato a casa.
Nel pomeriggio una lunga telefonata da parte di un dirigente della Digos per "convincermi" che è molto meglio evitare di andare per non correre inutili rischi.
In serata chiamo il compagno Nando (mc-Pcl Carlo Giuliani di Acquarica) per raccontargli l'accaduto e per decidere il da farsi e subito dopo la mia telefonata, lo stesso riceve nel suo negozio la visita dei Carabinieri che con una scusa cominciano a guardarsi in giro, e dal computer acceso dietro il bancone, notano che stava scrivendo un volantino.
Gli chiedono del Movimento, gli fanno domande sulla giornata di oggi e poi gli prendono uno dei volantini e prima di andarsene lo invitano "caldamente" ad evitare di andare a Lecce nella giornata di oggi.

Dopo la visita dei militari il compagno riceve la visita stavolta, di un ragazzo del posto che conosce e che sa essere della Sinistra Giovanile.
Questo compagno gli comunica che il Sindaco ha ricevuto richieste di informazioni su di lui e sul PCL, e che aveva mandato lui per "convincere" il compagno e gli altri a non andare stamattina a protestare a Lecce perchè così gli era stato chiesto.

Pensando ad una protesta libera e pacifica e nella consapevolezza che non era configurabile nessun tipo di reato, si decide di andare comunque. Era ed è un nostro diritto!

Stamattina però, i due compagni di Acquarica più un'altra compagna di Casarano che era con loro, appena giunti a Lecce vengono affiancati da due macchine che li costringono a fermarsi.
Viene perquisito il furgone e tra scuse e pretesti vari, li tengono bloccati sino a quando il Presidente Napolitano non lascia la Piazza S.Oronzo e si trasferisce "al sicuro" nella sede del Rettorato.
A quel punto viene imposto ai compagni di non volantinare e di non esporre nè bandiere nè striscioni e vengono così invitati ad andare.
Dietro di loro, due man-in-black li seguono e non li mollano un attimo e cosa ancora più grave fotografano col telefonino, tutti coloro che si avvicinano a loro per parlare, tra i quali due nostri compagni ancora ignari di tutto, che si uniscono tranquillamente come previsto, al gruppo.

La mattinata non è ancora finita, quando la compagna di Casarano si stacca dal gruppo e pensando di essere libera di fare un salto in Università a ritirare alcuni moduli, si accorge di essere seguita dal man-in-black persino nei bagni!
Infine quando il gruppo decide di andare via viene scortato dalle due macchine scure sino allo svincolo per Maglie.

Tutto questo accadeva mentre in Piazza S.Oronzo il Presidente Napolitano (PC-PDS-DS), accolto dal Presidente della Provincia Pellegrino (PCI-PDS-DS) e il Presidente leader della "Rivoluzione Pugliese" compagno Vendola (Rifondazione) sfilavano e raccoglievano applausi e consensi, grazie da una parte, alla Polizia che quando deve sventare pericolosi terroristi armati di bandiere e striscioni, dimostra di lavorare molto e di sapersi muovere in fretta, e dall'altra grazie a tutte le forze della cosiddetta sinistra radicale (sinistra DS, Verdi, PdCI e Rifondazione) che è stata ancora una volta latitante in Piazza stamattina, come del resto accade sempre più spesso da quando siede alla "destra del Padre"!

Naturalmente è inutile ricordare che questo tipo di intimidazioni hanno per noi, solo il risultato di spingerci a fare ancora di più e che nonostante la completa solitudine con la quale ci troviamo ad affrontare questo genere di soprusi, noi non rinunceremo mai a far sentire la nostra voce.

Mimmo Puce
(Comitato Provinciale mc-PCL Lecce)

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