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(23 Gennaio 2007)
La cena tra governo e sindacati è alquanto indigesta. E’ evidente infatti che il governo vuole sostanzialmente mantenere lo scalone, ritoccandolo un po’, ma senza cancellarlo, e usando ancora una volta il trucco dei lavori usuranti, che non ha mai portato e non porterà a nulla.
Cgil, Cisl e Uil ora debbono rompere gli indugi, definire la piattaforma, sottoporla al referendum e solo dopo sedersi al tavolo. Senza questo percorso l’annunciata, tra una decina di giorni, apertura del confronto, che riguarderebbe anche altri temi, tra i quali la competitività, sarebbe un fatto negativo per i lavoratori. Adesso la fase delle cene e dei confronti informali è finita, si deve uscire da questa situazione confusa e il sindacato lo deve fare formalizzando una vertenza nei confronti del governo e chiarendo sin d’ora che se il governo continuerà a non voler cambiare sul serio sulle pensioni, ci sarà lo sciopero.
Roma, 22 gennaio 2007
Giorgio Cremaschi
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