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(9 Febbraio 2012) Enzo Apicella

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(No basi, no guerre)

No alla militarizzazione di Vicenza!

Basta con i soldi per gli affari di guerra! Basta con il precariato e la disoccupazione!!

(25 Gennaio 2007)

Lettera aperta al Manifesto a Liberazione al Corriere della Sera alla Stampa

Siamo un collettivo di precari/e forti dell’idea che le scelte che regolano la vita di un territorio, debbano passare ed essere prese attraverso il metodo del confronto diretto e democratico, con la partecipazione dal basso della collettività, e che stanchi di subire la miseria quotidiana prodotta dalle decisioni politico-economiche di chi ci governa, vi scrive per far conoscere il nostro punto di vista, sull’allargamento della base Nato a Vicenza e sui rifinanziamenti alle missioni di pace nel mondo.

Siamo contro l’allargamento della base NATO Ederle a Vicenza. L’area civile dell’ex aeroporto Dal Molin non può e non deve essere militarizzata!

NO ALLA MILITARIZZAZIONE DI VICENZA!
BASTA CON I SOLDI PER GLI AFFARI DI GUERRA!
BASTA CON IL PRECARIATO E LA DISOCCUPAZIONE!!

PERCHE’:


le basi nato, gli arei militari, gli armamenti, gli eserciti sono strumenti di morte che servono alla guerra della borghesia, la quale, come anni di storia del genere umano dimostrano e come anche gli ultimi fatti di cronaca nel mondo hanno palesato, serve solo ad assicurare vecchi e nuovi profitti ai signori del capitale, che attraverso la continua opera di distruzione, contaminazione, bombardamenti, ricostruzione e sfruttamento, realizza le proprie ricchezze.

NO ALLA BASE NATO A VICENZA!
NO ALLE BASI NATO IN ITALIA!
NO ALLA GUERRA DEL CAPITALE NEL MONDO!

PERCHE’:


la guerre dei padroni e le basi militari, sono uno strumento dell’imperialismo, e l’Italia è una potenza imperialista. Ai signori borghesi non importa niente se i bambini muoiono in Iraq o in Libano, se s’inquinano le falde acquifere a Vicenza o in America Latina, se si bombarda un fabbrica in Kosovo o si licenziano operai a Torino. Nessuna forma di moralismo ipocrita puo’ convincerci che dei governi borghesi (poco importa se di centro sinistra o di centro destra) possano portare avanti una “missione umanitaria”. Perché non esistono missioni umanitarie. Esistono solo missioni di guerra! E la natura della guerra è la logica del profitto! Come diceva qualcuno infatti, “la guerra è la continuazione della politica con atri mezzi”, semplicemente l’uso della violenza per imporre i propri interessi. Questi interessi sono quelli del profitto.

DICIAMO NO ALLE BASI NATO IN ITALIA!
DICIAMO NO AL RIFINANZIAMENTO DELLA GUERRA IN AFGANISTAN, DICIAMO NO A TUTTE LE FORME DI AGGRESSIONE DELLA CLASSE BORGHESE:
NO AI BOMBARDAMENTI E NO AI LICENZIAMENTI;
NO ALLE BASI NATO, NO AL PRECARIATO!

PERCHE’:


la guerra imperialista con i suoi strumenti di morte, viene combattuta dai signori capitalisti su due fronti. Il fronte interno e’ quello che attacca i diritti minimi essenziali della collettività, quali sono quelli del bisogno della casa, della sanità e della una scuola pubblica e gratuita. Il fronte interno e’ quello che scatena la repressione di stato contro chi sciopera. Il fronte interno è la guerra a bassa intensità che produce licenziamenti, disoccupazione, impoverimento dei salari, razzismo. Tutto questo lo viviamo anche noi qui in Italia attraverso le misure economiche e politiche neoliberiste del capitalismo, lo stesso neoliberismo che ci ha portato le agenzie interinali e i centri di permanenza temporanea. Il fronte interno va a nutrire economicamente l’altro fronte, quello esterno. Il fronte esterno è quello del conflitto armato contro altri paesi e popolazioni. Infatti si continuano a fare tagli allo stato sociale, si continuano a chiedere sacrifici alla collettività, si continua ad impoverire la classe dei lavoratori, in nome della ripresa economica, e allo stesso tempo si continuano a spendere miliardi e miliardi e miliardi di €uro (soldi pubblici) per le guerre imperialiste.

Alla classe borghese, ai servi dei padroni, a chi ci risponde che bisogna essere coerenti con gli impegni presi con gli alleati Yankee, e che la base di Vicenza non c’entra con l’ Afganistan, noi gli rispondiamo quindi che si, c’entra! E gli diciamo pure che non abbiamo dimenticato la repressione di stato a Genova durante il G8 (a proposito del G8, le bottiglie molotov dei celerini pensate di ritrovarle o no?), la strage del Cermis, l’agguato a Giuliana Sgrena con l’assassinio di Calipari, i milioni di morti civili ammazzati dagli “effetti collaterali” in Afganistan come, in Iraq, in Libano o nei Balcani. Anzi a proposito della guerra nei Balcani, vogliamo ancora ricordare come quella guerra servì a creare il corridoio commerciale n°8, sempre per gli interessi economici dei $ignori borghesi, infatti ha prodotto risultati eccellenti per le loro tasche… Mentre per la gente comune, sia nell’ex Jugoslavia sia qui da noi, il risultato è stato un incremento massiccio della miseria, della disoccupazione, dell’emigrazione, della schiavitù nelle diverse forme di sfruttamento della manodopera, del “fenomeno” mafioso, della violenza e del ricatto padronale. E nel frattempo gli aerei militari, - tra lo scandalo delle contaminazioni di uranio impoverito, e lo scandalo delle torture in una delle più grandi basi militari d’Europa costruita dagli Yankee col nome di Camp Bondsteel in Kosovo, (meglio conosciuta come “la Guantanamo dei Balcani”) - con il loro carico di morte, ancor oggi continuano a volare sulle nostre teste “forse” proprio apposta per ricordarci che tutto ciò continua a succedere. Per esempio in Puglia li puoi sentire e vedere tutti i giorni e in tutte le ore. E potremmo ancora continuare a lungo con l’elenco delle “cose” che “c’entrano” con gli interessi della classe borghese.

Basta ai profitti di guerra! Bisogna lottare contro gli interessi capitalisti! No alla base Nato a Vicenza! Come all’ Aeroporto Fellini di Rimini NO PASARAN!...: Vi ricordate infatti della lotta portata avanti dai compagni/e del Laboratorio Occupato Paz e della collettività di Rimini contro la militarizzazione dell’ Aeroporto? Il Manifesto del 16/03/2005 titolava: Rimini respinge i Marines.

PROLETARI E PRECARI DI TUTTO IL MONDO
BISOGNA LOTTARE UNITI NELL’AUTORGANIZZAZIONE
CONTRO L’ORDINE COSTITUITO
PER UN FUTURO MIGLIORE!

Lecce/Ivrea Precari/e in lotta.

Fonte

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