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(Diritti sindacali)

Licenziare chi non lavora nella scuola e per la scuola?

Pieno accordo con il ministro da parte del combattivo sindacato di base dei lavoratori e delle lavoratrici della scuola.

(6 Settembre 2007)

La CUB Scuola concorda, a volte capita, con il Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, le denunce verbali non bastano ed è necessario sanzionare severamente i fannulloni della scuola.

In particolare, proponiamo l’immediato licenziamento:

- dei responsabili del mancato adeguamento dell’edilizia scolastica alle norme sulla sicurezza. Anno dopo anno i lavori vengono rinviati con l’effetto che vi sono ancora molti, troppi, edifici scolastici degradati. Va posto un freno a questo scandalo;

- dei responsabili della mancata assunzione di molte decine di migliaia di precari della scuola, docenti ed Ata, che hanno maturato da anni il diritto al ruolo. Chi ha negato a queste colleghe ed a questi colleghi, oltre il 15% dei docenti ed oltre il 30% degli ATA, quanto spetta loro non può cavarsela con ammonimenti, va cacciato!

- di coloro che hanno stabilito di ridurre l'organico del personale, di aumentare il numero degli alunni per classe, di non garantire in misura adeguata gli insegnanti di sostegno agli alunni portatori di handicap e gli specialisti a quelli non italiani e di chi ha tagliato le risorse alla scuola pubblica e aumentato quelle per la scuola privata. Chi ha operato al degrado della scuola pubblica va punito!

- dei responsabili del mancato rinnovo del contratto dei lavoratori della scuola scaduto da oltre venti mesi e per il quale non sono previste risorse adeguate. La pratica di far slittare di un paio d’anni i contratti e di non garantire risorse deve essere sanzionata senza inaccettabili giustificazioni;

Sarebbe forse il caso di segnalare e sanzionare diversi altri casi di fannulloni impuniti che frequentano il ministero della pubblica istruzione e i suoi uffici decentrati, riteniamo però che si debba cominciare dai casi più scandalosi come quelli che abbiamo segnalato.
I lavoratori e le lavoratrici della scuola, gli studenti, tutti i cittadini attendono di verificare se alle parole seguiranno i fatti.
Una sola domanda ci poniamo: il ministro dovrà licenziare se stesso?

Per la CUB Scuola
Il Coordinatore Nazionale
Cosimo Scarinzi

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