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il mostro e Sgreccia

(9 Settembre 2007)

“Un atto mostruoso contro la dignità umana” così sentenzia monsignor Elio Sgreccia presidente della pontificia Accademia per la Vita,a proposito del sì inglese a produrre cellule staminali inserendo DNA umano in ovuli di mucca o coniglio.

E ci risiamo, ogni volta che il mondo scientifico si avvicina alla possibilità di curare ogni malattia riparando le parti ammalate attraverso la potenzialità delle cellule staminali, ecco i veti verso la scienza che riesce a sconfiggere la morte e assurge ad un livello superiore a qualsiasi divinità.

Mi da un grande fastidio sentire il grande spregio del nostro monsignore a proposito del mondo animale (tra l’altro lui assomiglia moltissimo a un mastino napoletano), come se noi non avessimo col mondo animale alcuna parentela, e il 99% di geni che l’uomo ha in comune con gli scimpanzè fosse solo una fortuita coincidenza.

E’ tradizione della Chiesa opporsi alla conoscenza scientifica, e bisogna ricordare come spacciassero per verità divina e rivelata quella palla che la terra fosse il centro del sistema solare, che tutto girasse intorno ad essa,e che tutto ciò era opera divina. Galileo, reo di “aver visto la terra svolgersi intorno al sole”, per abiura non fece una brutta fine, visto che per i preti il “non uccidere” comandato da Dio era una barzelletta.

La ricerca scientifica, le medicine, l’igiene, le fognature, ci hanno allungato la vita e l’hanno resa degna di essere vissuta.

Sarebbe ora di dare alla scienza il peso che merita anche nella vita sociale e politica, perchè sono solo gli scienziati che ci hanno avvertito (già da molti anni) che l’attuale sviluppo non tiene conto della sostenibilità di un ambiente che si sta riscaldando e degradando molto rapidamente, che questo ambiente è sovrappopolato, grazie alla incoerenza delle religioni che si oppongono a qualsiasi intervento sulle nascite, e sarebbe ora che quegli ignoranti dei politici tenessero bene in conto le valutazioni degli scienziati e non facessero nulla senza il loro consiglio e consenso.

E aggiungiamo che tra la teoria scientifica della evoluzione della specie, i suoi studi secolari, le dimostrazioni antropologiche, e il dogma del creazionismo non vi deve e non vi può essere alcun dialogo, perché chi ha il cervello bloccato dal dogma e da fasulle “certezze” e rimanda tutto alla Divina Provvidenza, non accetta il primato della scienza, anche se vigliaccamente approfitta delle sue conquiste per vivere meglio e più a lungo.

8 settembre 2007

Paolo De Gregorio

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